PIEMONTE – Liste irregolari: si va al riconteggio dei voti di Roberto Cota – In Piemonte prosegue il duello sull’irregolarità di alcune liste che hanno sostenuto Roberto Cota alle ultime elezioni regionali contro Mercedes Bresso. Ieri il Tar del Piemonte ha deciso di estromettere dalla competizione elettorale la lista “Consumatori” e la lista “Al centro con Scanderebech”.



Le due liste erano state presentate senza la raccolta delle firme degli elettori-presentatori, in virtù della norma che consente di evitare tale procedura se la lista ha già consiglieri eletti in Consiglio regionale. Ma Deodato Scanderebech era stato eletto per l’Udc e, uscendone, avrebbe dovuto raccogliere le firme. Analogo il caso della lista “Consumatori”.



Il Tribunale amministrativo ha quindi optato per il riconteggio dei voti, in modo da vedere se Roberto Cota potrà essere confermato legittimamente alla sua carica di Presidente della Regione. In sostanza, riguardo i voti raccolti dalle liste incriminate (circa 14.800), bisognerà verificare quante di esse contengono un esplicito voto a Cota e quante invece solamente il voto alla lista. In questo secondo caso, Cota perderà il voto. Per scoprire come andrà a finire bisognerà probabilmente aspettare la prossima udienza del Tar in materia fissata per il 7 ottobre.

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Slitta invece al 18 novembre la discussione del ricorso più controverso, quello presentato contro la lista “Pensionati per Cota” (che aveva raccolto circa 27.000 voti), il cui leader, il consigliere regionale Michele Giovine, è indagato dalla procura di Torino per presunte irregolarità nelle firme di accettazione delle candidature. In questo caso il Tar ha sospeso il giudizio dando 60 giorni di tempo ai ricorrenti per presentare querela per falso. Infine respinto il ricorso contro la lista “Verdi Verdi” (che aveva raccolto circa 33.000 voti), anche questa di sostegno a Cota, che i ricorrenti avevano giudicato troppo simile a quella dei Verdi storici.

Soddisfatta Mercedes Bresso che aveva inizialmente firmato i ricorsi insieme a Verdi e Udc, salvo poi ritirare la propria firma (tranne che contro i “Pensionati per Cota”) in base a un accordo che le ha consentito il via libera della Lega per la presidenza del Comitato delle regioni in sede Ue.

Cota ha invece già annunciato ricorso al Consiglio di Stato: “Ho vinto le elezioni proprio per i voti dati al presidente, che si attribuiscono in diversi modi, con voto congiunto e con voto disgiunto, in base a quanto prevede la legge. Proprio seguendo la legge il risultato è chiaro”.