PDL – LE DICHIARAZIONI DI FINI: Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, è intervenuto in videoconferenza alla convention napoletana di Generazione Italia: «Mantenere incarichi per chi è indagato è una questione di opportunità politica che dovrebbe far riflettere». «Non capisco – ha aggiunto Fini riferendosi a Cosentino – come mai si è dimesso da sottosegretario e non si è dimesso dalla carica di partito».
«La grande questione dell’etica deve essere una bandiera del Pdl. La difesa della legalità vuol dire anche non prestare il fianco, in alcun modo a polemiche. Due devono essere le stelle polari: certamente il garantismo, ma c’è da chiedersi se è opportuno che chi è indagato abbia incarichi politici. Una necessità anche a livello regionale, qui in Campania».
Non è arrivata la presa di distanze da Granata, come richiesto da Mantovano: «Quando si pone la questione morale non si può essere considerati dei provocatori e non si può reagire con anatemi o minacciando espulsioni che non appartengono alla storia di un grande partito liberale di massa».
Passando poi alla vita di partito: «Sentiamo il dovere di impegnarci dentro il Pdl. In questo momento di confusione è essenziale avere le idee chiare. Il primo punto fermo è mantenere l’identità e la nostra casa. Rafforzare il Pdl significa avere meccanismi concordati discussi prima, dato che il Pdl è un grande partito che esprime ormai la classe dirigente del Paese».