SCISSIONE PDL – NASCE FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA – Ieri è stato il giorno del documento del Pdl contro i finiani Bocchino, Briguglio e Granata e della sfiducia a Fini come Presidente della Camera (“…viene meno la fiducia del Pdl nei confronti del ruolo di garanzia di Presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni. L’Ufficio di Presidenza del Popolo della Liberta’ ha inoltre condiviso la decisione del Comitato di Coordinamento di deferire ai Probiviri gli onorevoli Bocchino, Granata e Briguglio”).



Oggi è stato il giorno della risposta di Gianfranco Fini, attraverso la conferenza stampa all’Hotel Minerva. Più che una conferenza stampa, la lettura di una dichiarazione breve ed efficace, senza possibilità per i giornalisti di porre domande.

Il Presidente della Camera ha ribadito che rimarrà saldamente al suo posto: “La concezione non propriamente liberale della democrazia che l’On. Berlusconi dimostra di avere si legge anche per l’invito a dimettermi da Presidente della Camera. Ovviamente non darò le dimissioni perché il presidente della Camera deve garantire il parlamento e non la maggioranza che lo ha eletto”.



Sarebbero pronti i gruppi autonomi alla Camera e al Senato. Si parla di un gruppo superiore ai trenta deputati in Parlamento e di una decina al Senato.
La rete segue con attenzione quello che sta accadendo. Su Facebook è già attivo il gruppo “Futuro e Libertà per l’Italia”. Un nome preferito all’ipotesi di un ritorno alle origini, quell'”Azione Nazionale” di cui si è parlato in mattinata, tanto simile al vecchio nome di An, ma forse troppo legato ai ricordi dell’MSI e del FUAN.

Con Futuro e Libertà per L’Italia, Fini crea un nuovo soggetto che sintetizza il percorso dal Popolo della Libertà a Fare Futuro fino alla neonata Generazione Italia. Se su Facebook il gruppo ha già un centinaio di iscritti sarà importante capire, già da lunedì, quando rischia, numericamente e politicamente, il governo, privato della componente finiana.



Già attivo il sito www.futuroelibertà.it anche se in costruzione e con un motto che più che al futuro sembra guardare alle “origini”: Memento audere semper.