“La concezione non propriamente liberale della democrazia che l’On. Berlusconi dimostra di avere si legge anche per l’invito a dimettermi da Presidente della Camera. Ovviamente non darò le dimissioni perché il presidente della Camera deve garantire il parlamento e non la maggioranza che lo ha eletto”.



Con queste parole Gianfranco Fini ha risposto, durante la conferenza stampa all’Hotel Minerva di Roma, al documento del Pdl che ieri lo ha sfiduciato.

Fini ha poi posto l’accento sulla legalità “intesa come lotta al crimine, ma anche come “etica pubblica” anche per ” onorare il patto con i milioni di elettori del Pdl onesti che non capiscono perché in questo partito il garantismo, valore sacrosanto, significhi troppo spesso impunità”.



Prima di concludere Gianfranco Fini ha voluto ringraziare i parlamentari del Pdl che porteranno avanti iniziative di protesta contro questa “vera e propria espulsione”: “sono donne e uomini liberi che sosteranno il governo, ma che non esiteranno a contrastare scelte ingiuste o lesive dell’interesse generale”.

I gruppi autonomi alla Camera e al Senato, sotto le insegne di “Futuro e libertà per l’Italia” sembrano già pronti.

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