SCISSIONE PDL – ALLA CAMERA NASCE IL GRUPPO “FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA”: Quella che per mesi è stata definita dai giornali la “minoranza finiana” del Pdl è ormai un gruppo autonomo dal nome “Futuro e Libertà per l’Italia”. Questa la prima della conseguenze della scissione del Popolo della Libertà di settimana scorsa.
Alla Camera, il vicepresidente Maurizio Lupi, venerdì ha letto l'”annunzio della costituzione di un nuovo gruppo parlamentare”. Fanno parte di “Futuro e Libertà” in Parlamento: Enzo Raisi, Italo Bocchino, Luca Barbareschi, Maria Grazia Siliquini, Benedetto Della Vedova, Angela Napoli, Francesco Proietti Cosimi, Aldo Di Biagio, Francesco Divella, Claudio Barbaro, Antonio Bonfiglio, Giuseppe Scalia, Antonino Lo Presti, Flavia Perina, Fabio Granata, Carmelo Briguglio, Giorgio Conte, Luca Bellotti, Alessandro Ruben, Andrea Ronchi, Donato Lamorte, Giulia Bongiorno, Catia Polidori, Carmine Patarino, Giulia Cosenza, Silvano Moffa, Mirko Tremaglia, Adolfo Urso, Roberto Menia, Giuseppe Consolo, Giuseppe Angeli, Souad Sbai e Gianfranco Paglia.
La scissione del Pdl si è consumata in breve tempo, anche se covava da mesi. La svolta è iniziata con il documento ufficiale stilato dall’ufficio di presidenza del Pdl contro i finiani Bocchino, Briguglio,Granata e che sfiduciava Fini come Presidente della Camera (“…viene meno la fiducia del Pdl nei confronti del ruolo di garanzia di Presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni”).
Il giorno seguente Gianfranco Fini ha letto una breve dichiarazione nella quale ha preso atto della “vera e propria espulsione” e ha ribadito di voler rimanere al suo posto (“La concezione non propriamente liberale della democrazia che l’On. Berlusconi dimostra di avere si legge anche per l’invito a dimettermi da Presidente della Camera. Ovviamente non darò le dimissioni perché il presidente della Camera deve garantire il Parlamento e non la maggioranza che lo ha eletto”).