Ora che, dopo il vertice sul Lago Maggiore tra Berlusconi e Bossi, l’ipotesi del voto anticipato sembra tramontata (o comunque allontanata), nel centrodestra si torna a parlare del programma. A giudicare dalle dichiarazioni di queste settimane, però, le distanze dei finiani su alcuni punti della verifica sembrano davvero incolmabili. Tra Pdl e Fli servirebbe un mediatore, scrive qualche opinionista. Chi meglio della Lega, aggiunge qualcun altro, e del ministro Calderoli in persona, può svolgere questo ruolo? «Mediatori non ne servono», spiega Italo Bocchino alle agenzie. «I giornali a volte scrivono cose strane – dice a IlSussidiario.net lo stesso Calderoli -. La verità è che per recuperare quella compattezza che ultimamente è venuta a mancare, non tanto su un piano politico quanto su quello dei rapporti umani, l’unica via è il ritorno al lavoro serio sulle riforme».
A questo proposito, qual è la “road map” del federalismo alla ripresa dei lavori?
Ho già avuto risposta dal ministro Tremonti rispetto all’ultima versione dell’autonomia impositiva di regioni e province. Entro il 15 settembre vogliamo chiudere questa partita e quella dei costi standard delle regioni, con riferimento specifico ai costi sanitari. Qui al Meeting di Rimini ho incontrato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che mi ha sollecitato l’esame del decreto che lo riguarda. Contemporaneamente in Commissione si sta lavorando ai fabbisogni standard relativi a comuni e province, mentre l’autonomia impositiva dei comuni è a un passo. Quindi, macchine alla massima potenza…
Il governatore lombardo Roberto Formigoni si è detto convinto che il dialogo tra governo e regioni ripartirà in tempi brevi…
Confermo, c’è la massima disponibilità da parte di tutti per arrivare insieme alla soluzione dei problemi. Dopo quella fase di scontro sulla manovra abbiamo avuto comunque già due conferenze unificate. In una, in effetti, c’è stato un bel match tra me e il Presidente Errani. Già nella successiva l’atteggiamento è cambiato e si è tornati a dialogare, dando il via libera ai fabbisogni standard di comuni e province e a Roma Capitale. Con i comuni si è trovata la strada dell’autonomia impositiva, penso che lo stesso convenga anche alle regioni.
Se la strada delle riforme non bastasse a ricompattare le fila, tornereste a chiedere elezioni anticipate?
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Su questo siamo sempre stati chiari. Alternative all’attuale maggioranza non ce ne sono, a meno che qualcuno voglia disattendere l’attuale legge elettorale. Piaccia o non piaccia, il sistema prevede un vincolo di coalizione e l’indicazione del leader sulle schede. Nonostante le critiche nessuno ha voluto cambiare legge e si è votato in questo modo sia nel 2006 che nel 2008.
Nonostante il tono delle dichiarazioni di questi ultimi tempi lei rimane comunque fiducioso?
Mi auguro che tutti siano corretti e leali. Certo, quando sento proposte sulla parificazione delle coppie di fatto mi sembra di parlare del divieto di atterraggio dei marziani sulla Terra. Sono cose che non sono nemmeno in discussione, anche perché la Costituzione parla chiaro.
Cosa pensa invece della riproposizione del modello dell’Ulivo da parte del segretario Pd, Pier Luigi Bersani?
Sinceramente non so se ridere o piangere. Dopo il lunghissimo percorso che avevano compiuto per giungere al traguardo del bipolarismo, la soluzione di tutto è il ritorno a Romano Prodi? Più che l’Ulivo a me sembra comunque la pianta degli impiccati. Pensano di impiccarci Berlusconi, anche se di solito sono sempre loro che si autoimpiccano. Se continuano con la politica del contro non capisco francamente dove possano andare.
In caso di elezioni, al di là di quando saranno, lei è convinto che Pdl e Lega possano ottenere una larga maggioranza sia alla Camera che al Senato?
Certo, i dati sono stati riscontrati realmente, tutte le volte che si è andato a votare. La prossima volta sarà lo stesso, perché in un sistema bipolare se qualcuno crea un terzo polo ci facilita dal punto di vista del premio di maggioranza, essendoci una legge elettorale maggioritaria.
Anche se nel “secondo cerchio” del nuovo Ulivo ci fossero anche quei centristi che non avete voluto con voi?
Siamo tranquilli, se fanno veramente la grande ammucchiata, o la grande accozzaglia del tutti contro tutti, Berlusconi stravince.