Enrico Mentana intervista Gianfranco Fini, che rivendica: «Presidente della Camera lo sono ora e lo sarò per tutta la legislatura». Lo dice subito, quasi a voler sgomberare in modo netto il campo anche dal più piccolo equivoco e, nel corso del nuovo Tg della 7, spiega che «la Camera non è la “dependance del governo” e che le istituzioni non sono di proprietà di nessuno. Anzi sottolinea, rispondendo a Enrico Mentana: «Sarebbe grave se qualcuno, e in particolar modo il presidente del Consiglio, dicesse “ti abbiamo eletto noi e devi rispondere a noi”».
Una risposta diretta, secca, indirizzata a Berlusconi e Bossi che solo ieri notte avevano annunciato di voler andare da Napolitano per chiedere la sua testa. Regolamento alla mano Fini nel corso del Tg di Enrico Mentana ha svolto una rapida lezione costituzionale agli ex alleati consigliando loro di desistere dalle intenzioni bellicose contenute nel documento redatto ad Arcore perché «se volessero salire al Colle dimostrerebbero di essere degli analfabeti in diritto costituzionale: nessuno – ha ribadito – nemmeno il capo dello Stato, può indurre a quelle dimissioni».
E a Enrico Mentana che gli chiedeva cosa farebbe se Bossi e Berlusconi volessero andare al Quirinale a tutti i costi, Fini ha risposto: «Questo è sacrosanto e doveroso, lo facciano ma per parlare della situazione politica». Non regala nuovi titoli il presidente della Camera rispetto a quelli che hanno occupato i giornali dopo Mirabello, ma nella prima intervista dopo oltre un mese, l’ex leader di An ci tiene a precisare con Enrico Mentana tutti i concetti espressi dal palco della festa tricolore.
A iniziare dal certificato di morte che redige per il Pdl che, nato da un patto fondativo siglato da lui e da Berlusconi, con «il mio allontanamento in due ore e senza che io potessi esporre le mie ragioni», perde di fatto la propria ragione sociale. Una rottura che, pur passando per lo sviluppo del progetto di Futuro e Libertà in qualcosa di più di un semplice gruppo parlamentare, non vuole precipitare il Paese verso le elezioni. Anzi, scandisce Fini da Enrico Mentana, «votare ora sarebbe da irresponsabili» e «il governo deve pensare a governare».