Il direttore de il Giornale firma l’ediotoriale di domenica 16 gennaio. «La stanza segreta di Silvio» il titolo di un articolo nel quale Sallusti afferma di «conoscere i dettagli dei regali di Berlusconi alle ragazze che avrebbero frequentato la sue case di Arcore e di Roma.
A differenza di Fini, che secondo Sallusti «nasconde la faccia», Berlusconi sta intervenendo, pubblicamente e in privato, per ribattere alle accuse della magistratura, segno di una encomiabile combattività. Il direttore descrive comunque un premier «infuriato» per l’ultimo scandalo sessuale che lo sta investendo.



Osserva Sallusti che«si indaga e curiosa con ridicole perquisizioni nel sottobosco dello spettacolo in cerca del preservativo fumante, si violano i computer di private cittadine per scoprire con grande spreco di soldi pubblici quello che tutte le settimane è stampato sui settimanali di gossip, cioè che le ragazzotte della tv sono a caccia di buone amicizie per fare carriera».



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Il direttore fa appello alla sua esperienza personale. Le poche volte che si è recato a casa di Berlusconi, sostiene, ha sempre ricevuto un presente. «Sempre cravatte», nel suo caso, a signore «foulard e ciondoli», tutti regali ordinati diligentemente, in un’apposita stanza, per valore economico e simbolico. Questi regali sarebbero sufficienti per costituire «il corpo del reato, la prova dello sfruttamento della prostituzione».

 

«Ha proprio ragione Massimo D’Alema quando, non sapendo di essere ascoltato, ha detto che “la magistratura è la più grave minaccia allo Stato italiano”. E a tutti noi», conclude Sallusti.



 

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