BERLUSCONI NON SI DIMETTE – IL VIDEO  DELL’INTERVENTO – Berluscuni interviene ad un convegno del Pdl, dice che non intende dimettersi e denuncia il disegno eversivo di magistratura e Fli.

Berlusconi più battagliero che mai. Intervenendo telefonicamente ad un convegno del Pdl svoltosi a Milano, ha scandito: «Io non ci sto, non fuggo e non mi dimetto» e ha aggiunto: «Pensavano di piegarci ma noi non ci pieghiamo e reagiamo all’aggressione». Duro l’affondo del premier sui giudici milanesi che hanno innescato il caso Ruby: «È normale – si è chiesto – in una normale democrazia che il presidente del consiglio sia sottoposto a uno spionaggio del genere?» E, sulle intercettazioni, ecco il suo ragionamento: «Non sono state fatte a seguito di una notizia di reato ma per costruire una notizia di reato». Il “contrattacco”, è urgente: «Siamo determinati a realizzare la riforma della giustizia che non siamo mai riusciti a fare non per mancanza di impegno ma per l’opposizione prima di Casini e poi di Fini. Una riforma che è richiesta da ciò che sta avvenendo da anni in Italia».



E, a proposito del presidente della Camera, si è detto convinto del suo «disegno eversivo» contro l’esecutivo. Attuato affossando i tentativi di riforma della giustizia «DAL 2008 al 2010 a partire guarda caso dalla legge sulle intercettazioni. Poi è stata messa in atto la scissione di Futuro e Libertà per mettere in minoranza il Governo, ma il disegno eversivo è fallito, e allora subito è scattata la via giudiziaria».



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Non si fa attendere la reazione dell’opposizione. «Berlusconi per una volta pensi al Paese ferito, ai cittadini, faccia un passo indietro e si dimetta nell’interesse dell’Italia», ha detto Veltroni aprendo l’assemblea al Lingotto della sua corrente democratica, mentre per il luogotenente finiano, Italo Bocchino, «l’unico disegno eversivo a cui abbiamo assistito è quello di Berlusconi contro se stesso.Sarebbero bastati comportamenti diversi per non giungere a questa situazione».



 

Il centrodestra fa quadrato attorno al presidente, e il ministro della Giustizia Angelino Alfano ironizza: «Invece di dieci milioni di firme, il partito Democratico dovrebbe trovare dieci milioni di voti», riferendosi alla proposta lanciata nei giorni scorsi da Pier Luigi Bersani. «Siamo certi – ha, invece, dichiarato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini – che tutto questo fango si tradurrà in ulteriore consenso e ulteriore fiducia per Berlusconi».

 

 

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