Proseguono da stamane alle nove le consultazioni del Presidente della Repubblica con i vari esponenti delle forze politiche. Gli appuntamenti più attesi sono ovviamente quelli con il segretario del Pd, atteso verso le 17 e 30 del pomeriggio, e quello con il Pdl, che seguiranno, ultimi in programma, alle 18 e 30. Sono già saliti al Colle diversi rappresentanti di partito e si sta configurando come si prevedeva un consenso generale sul nome di Mario Monti qual futuro premier. I repubblicani tra gli altri hanno espresso il loro consenso, dichiarandosi d’accordo con il nome di Mario Monti, così come Fareitalia per la Costituente Popolare, con l’obbiettivo, hanno aggiunto questi ultimi, di realizzare un governo di larghe intese, un governo composto di tecnici con un programma definito sulla linea del rigore e dello sviluppo. E’ quello che ha rilasciato in una nota Antonio Buonfiglio a nome anche di Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia. A loro volta, i rappresentanti dei liberali-repubblicani Giorgio La Malfa, Italo Tanoni e Daniela Melchiorre assicurano incondizionato sostegno a Mario Monti. E’ quindi salito al Colle il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro, che come si sa in un primo tempo si era detto assolutamente contrario all’ipotesi di un governo tecnico a guida Monti, allineandosi così con quanto sostiene anche la Lega e promettendo di voler andare all’opposizione. La contestazione di parte della base del suo partito e il pressing operato dal segretario Pd Bersani hanno però convinto Di Pietro a cambiare seppur parzialmente la sua posizione. Il leader Idv ha infatti concesso a Napolitano un sì a Mario Monti, ma con riserva. “Noi attendiamo di conoscere la squadra, il programma e i tempi. Ci auguriamo che riesca, noi lavoriamo affinché si realizzi”, ha detto alla stampa dopo aver terminato il suo incontro. Di Pietro ha aggiunto di voler conoscere i nomi dei ministri, il programma esatto di Monti e i tempi. Ha quindi concluso dicendo di voler giudicare in base alla squadra di ministri che proporrà Mario Monti e di voler sapere i tempi di durata di questo esecutivo e quando si potrà andare alle elezioni. Di Pietro ha anche espresso parere che si faccia al più presto una nuova legge elettorale lamentandosi che comunque rimarranno in Parlamento gli stessi rappresentanti di prima.
Ha anche detto di continuare a contare sul referendum: “Abbiamo spiegato a Napolitano che consideriamo la giornata di ieri come un giorno della liberazione”, ha aggiunto. “Con la chiusura dell’esperienza di Berlusconi finisce un’epoca buia, di caduta morale, etica e politica”.