Dimissioni di Berlusconi il giorno dopo. Consumato il momento dell’addio del premier, con feste e canti e balli in piazza, specialmente davanti al Quirinale dove l’annuncio ha scatenato migliaia di persone, oggi si lavora alla nomina del nuovo premier. Appare scontato il nome di Mario Monti (stamattina, intercettato da alcuni giornalisti mentre usciva dal suo albergo per andare a Messa, il nuovo senatore a vita ha commentato con un “Visto che bella giornata?”), anche se è da rispettare la procedura, che vuole si presentino al Colle tutti i responsabili delle organizzazioni politiche. Appuntamenti cominciati alle 9 con la visita del presidente del Senato e di quello della Camera, Schifani e  Fini, che si sono recati da Napolitano non come rappresentanti dei loro partiti di appartenenza, ma di dovere, in quanto più alte cariche dello Stato dopo il Presidente. Gianfranco Fini, intercettato alla sua uscita, non ha rilasciato dichiarazioni. Il programma poi prosegue con i partiti veri e propri, primi i lista i rappresentanti dei partiti locali come Union Valdotaine e Sud Tiroler Volkspartei. Il primo partito di un certo peso a livello nazionale sarà l’Italia dei valori, attesto alle ore 11 e 30, quindi la Lega il cui appuntamento è fissato  alle 12 e 30. Il cosiddetto Terzo Polo è atteso con i suoi vari rappresentanti ( Gruppo parlamentare Unione di Centro, SVP e Autonomie (Union Valdôtaine, MAIE, VersoNord, Movimento Repubblicani Europei, Partito Liberale Italiano, Partito Socialista Italiano) (Gruppo al Senato); Rappresentanza del Gruppo parlamentare Unione di Centro per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera); Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per il Terzo Polo (ApI-FLI) (Gruppo al Senato); Rappresentanza del Gruppo parlamentare Futuro e Libertà per il Terzo Polo (Gruppo alla Camera); Rappresentanza parlamentare Alleanza per l’Italia (Gruppo Misto della Camera) alle ore 13. Ovviamente i massimi partiti sono gli ultimi in lista: alle 16 e 30 salirà Bersani segretario del Pd e alle 17 e 30 sarà la volta del Pdl. Napolitano, seguendo la prassi di ufficio, riceverà anche gli ex presidenti della Repubblica, Scalfaro e Ciampi per dovere formale. Quindi, si pensa verso le 18, circa 18 e 30, Giorgio Napolitano dovrebbe formulare la sua nomina, ottenuta mediante il parere dei partiti ascoltati, ma che si sa essere la più sicura ormai dal momento dell’apertura della crisi: Mario Monti. Al nuovo presidente del consiglio toccherà poi diramare nel più breve tempo la lista dei ministri che faranno parte del suo governo, di cui circola una lista già da ieri ovviamente non ufficiale.



Tutti tecnici, un solo politico, e cioè Giuliano Amato che dovrebbe andare agli esteri. Ieri sera il Pdl aveva cercato di proporre al ministero della giustizia Gianni Letta, proposta però immediatamente bocciata dal Pd e che lo stesso Letta poi aveva ritirato di sua iniziativa.

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