Silvio Berlusconi è intervenuto questa sera alla presentazione di un libro sul tema della mafia del segretario del Pdl, Angiolino Alfano. Era presente a condurre la presentazione Bruno Vespa che nell’occasione ha rivolto alcune domande all’ex premier. Rispondendo a una di queste, Berlusconi si è detto convinto che il suo partito, con una campagna mediatica di informazione ben fatta, in caso di elezioni anticipate, possa recuperare il voto degli italiani oggi indecisi, una parte della popolazione che secondo l’ex capo del governo ammonta al 40% dei cittadini. Ha quindi aggiunto che è necessario ottenere il 51% delle preferenze, in modo tale da poter cambiare la Costituzione: l’Italia, se non farà questo passo, non potrà mai diventare un Paese giusto e moderno. Per il leader del Pdl poi non è possibile applicare una possibile tassa patrimoniale nell’ambito delle annunciate riforme del governo Monti: essa, ha detto, avrebbe come risultato di impoverire le famiglie italiane. Un’altra riforma prevista dal nuovo esecutivo è quella di reintrodurre l’Ici: per Berlusconi insieme alla Lega è stata individuata una diversa imposta, l’Imu e su quella sono pronti a discutere in Parlamento. Rispondendo poi a una domanda in cui gli veniva chiesto se fosse vero che era stata presa in considerazione una ipotesi di un esecutivo a guida Alfano-Maroni per evitare il governo tecnico, Berlusconi ha negato che tale ipotesi fosse mai stata presa in considerazione. Berlusconi si è quindi soffermato sulla magistratura, dicendo che “L’esondazione della magistratura dal suo alveo ha inquinato e inquina la vita democratica del Paese”. Berlusconi ha voluto precisare che è intenzione del suo partito continuare a lavorare sulla riforma della giustizia, al momento ferma alla Camera. Una riforma mai terminata per via dell’opposizione di Gianfranco Fini e del suo partito, “che avevano occupato la presidenza della Commissione Giustizia”. Tal riforma viene ricordata nei suoi punti principali: carriere diverse per giudici e pm, perché “finché non sarà così nessun cittadino italiano si può sentire garantito”. E a proposito del segretario del Pdl di cui si presentava un libro, ha speso parole di grande elogio, definendolo tra tutti quelli con cui ha collaborato e collabora, quello a cui si sente più vicino.
Di lui ha detto infatti: “Ha doti umane inarrivabili, è trasparente, leale, intelligente, determinato e mette entusiasmo nelle cose che fa e nel perseguire il bene del Paese”.