La manovra del governo Monti è all’esame della commissione Bilancio della Camera. Questa mattina, dopo la decisione sull’ammissibilità dei circa 1.300 emendamenti presentati, si inizierà a votare. Il decreto dovrà poi essere licenziato entro lunedì, dato che dal giorno seguente verrà esaminato dall’Aula. «Il Pdl – spiega a IlSussidiario.net l’On. Gabriele Toccafondi – si sta impegnando per migliorare una manovra che ha molti limiti e che va nella direzione opposta alle politiche portate avanti dal centrodestra in questi anni. Basti pensare che l’eliminazione dell’Ici nel 2008 fu uno dei primi atti del governo Berlusconi appena insediato. Oggi però bisogna fare i conti con le scelte di un governo tecnico. Da parte nostra le proposte non mancano e devo dire che le aperture dei relatori della Commissione fanno ben sperare».



Quali modifiche avete proposto?

Abbiamo pensato a dei correttivi rispetto all’introduzione dell’Imu partendo dal presupposto che se si parla di equità bisogna tener conto delle famiglie e della loro composizione. Non solo, la casa, secondo noi, non è un tesoro o un privilegio da tassare soprattutto se ad abitarla sono cinque o più componenti. Per questo abbiamo chiesto che, per la prima volta, il “Fattore Famiglia” entri nel calcolo di questa tassa al pari dei metri quadrati. I dati ci dicono che è un’esigenza necessaria.



A cosa si riferisce?

Secondo l’Istat, 18 milioni di famiglie sono proprietarie o usufruttarie di abitazioni. E un milione di queste dichiara di non poter sostenere una spesa imprevista di 800 euro.
La Corte dei conti ci dice poi che il 50% della manovra lorda è da attribuire proprio all’Imu, con un incasso previsto di 22 miliardi di euro. Circa la metà di questa somma però non rimarrà ai comuni, ma verrà girata allo Stato. Questo significa che per i comuni sarà quasi impossibile applicare degli sconti. Anzi, potrebbero essere costretti a chiedere delle maggiorazioni. Quindi: o si fanno subito delle modifiche o molte famiglie saranno presto in grossa difficoltà.



Oltre all’Imu, cosa vorreste cambiare di questa manovra?

Riteniamo che il Fattore Famiglia debba essere contenuto anche nell’Isee (l’indice che rappresenta la situazione economica di un nucleo familiare ndr) e che, sempre in riferimento all’Imu, non si considerino le persone che accendono un mutuo al pari di chi ha una casa di proprietà. Ad esempio scorporando il mutuo da pagare dal valore dell’immobile.

Da ultimo, non crede che alcune misure andassero messe in cantiere già dal precedente governo e che la durezza delle proposte di questo governo tecnico sia la conseguenza di un ritardo accumulato dalla politica in questi anni? 

Direi proprio di no. Noi abbiamo sempre sostenuto che lo Stato da anni spende al di là delle proprie possibilità e abbiamo deciso di agire sul contenimento della spesa, come farebbe un buon padre di famiglia in un momento di difficoltà.
Intervenire solo sul piano delle tasse è l’ipotesi opposta, che porta con sé inevitabilmente effetti recessivi. Spero che queste modifiche di buon senso vengano accolte. Per ora mi limito a osservare che chi gridò allo scandalo quando venne tolta l’Ici, facendo risparmiare agli italiani un miliardo e 800 milioni di euro, oggi protesta. Forse significa che qualcosa di giusto l’avevamo fatto anche noi…

(Carlo Melato)