Mario Monti ha presentato alla Camera dei deputati i punti della manovra salva Italia, come da lui definita. Alle 18 andrà a fare la stessa cosa al Senato, dopo di che si procederà al voto. Nelle parole di Monti, la consapevolezza di aver dato il via a una serie di misure dolorose, ma che contengono “i semi di un’azione che mira a designare l’Italia dei nostri figli: un’Italia seria e capace di esprimere crescita duratura”. L’urgenza dei provvedimenti è resa tale dalla consapevolezza di aver ricevuto dal Capo dello Stato e dal Parlamento un mandato limitato. Per Monti c’è comunque una certezza, e cioè che l’Italia non fallirà. Si tratta di un grave momento storico, ha aggiunto in cui occorre uno sforza grande e molto urgente: lo sforzo non funzionerà se non ci sarà la collaborazione di ciascun cittadino. Monti ha poi voluto esprimere la soddisfazione nel fatto che i mercati, oggi, abbiano reagito in modo oltremodo positivo all’annuncio della manovra: spread abbassato di parecchio e Piazza Affari in netta ripresa. E’ stato toccato quindi l’argomento Europa, per Monti i destini di Italia e Europa sono intrecciati: “Il futuro dell’euro dipende anche dalle decisioni che l’Italia sta prendendo”. L’Italia deve restituire fiducia ai mercati altrimenti le conseguenze sarebbero drammatiche e la moneta unica sarebbe a rischio con una destabilizzazione a livello mondiale. Ecco perché, ha detto, gli sguardi dell’Europa sono puntati su questa aula del Parlamento. Vitale dunque ridurre il debito pubblico o si rischia di fare la fine della Grecia. Il capo dell’esecutivo ha poi voluto spiegare ulteriori approfondimenti della manovra, ad esempio la volontà di favorire iniziative per l’abolizione delle province mentre l’aumento delle imposte “non andrà a pesare sui fattori produttivi, sui quali si cerca di alleggerire il prelievo soprattutto sul lavoro, mentre contribuiranno maggiormente la ricchezza e il patrimonio”. Monti ha poi rivolto una parte del suo discorso alle banche: la diffusione del contante, ha detto, è una anomalia del sistema italiano. La crescita del numero delle transizioni bancarie, ha spiegato, deve portare alla riduzione dei costi di commissioni e servizi.



Le infrastrutture: domani saranno sbloccati 5,2 miliardi di euro per riprendere i lavori ad esempio alcune grandi opere ferroviarie, il Mose, interventi sul territorio di Anas e Rete ferrovie Italia. Previsti anche interventi nel mezzogiorno. Concluso il suo discorso è stato avviato il dibattito delle forze parlamentari. Alle 18 Monti parlerà al Senato.

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