Berlusconi avrebbe avuto un conto segreto per pagare i «capricci» delle ragazze di via Olgettina. Il deposito era gestito dal ragioniere Giuseppe Spinelli e il Cavaliere lo avrebbe utilizzato per staccare assegni per un ammontare complessivo di un milione e 450mila euro.
 

LA LISTA DEI NOMI – La procura milanese sta tentando di ricostruire da un punto di vista documentale le donazioni del premier alle sue avvenenti ospiti. E come scrivono Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo su Repubblica, di questo conto avrebbe beneficiato il consigliere regionale Nicole Minetti, grazie a vari bonifici per decine di migliaia di euro. Scorrendo però la lista movimenti emergono le decine di nomi di chi, fino alla fine dell’anno scorso, riceveva le donazioni di Berlusconi. «Tra i nomi – afferma Repubblica – ci sarebbero “molte sorprese” e molte delle figure femminili che hanno accompagnato la vita del presidente negli ultimi anni».
 



PRASSI CONSOLIDATA – I pm intendono così puntellare la loro richiesta di giudizio immediato che invieranno al giudice per le indagini preliminari, Cristina Di Censo. Dalle intercettazioni emerge che Spinelli avrebbe seguito una prassi consolidata. Era a lui che le ragazze si rivolgevano per l’idraulico e per il dentista, per un premio straordinario e per una necessità comune. Il ragioniere se le annotava, chiedeva a Berlusconi («lunedì lo sento», spiegava ogni volta) e, se il premier dava l’ok, spediva il denaro. I pagamenti avvenivano in contanti e il loro ammontare era tra i due ei novemila euro. Tutto inizia il 14 gennaio, quando scattano le perquisizioni in via Olgettina 65.
 



 

COLPACCIO DEI PM – Sempre secondo quanto riportato da Repubblica, nell’abitazione di Alessandra Sorcinelli, 27enne di Cagliari, si trova il seguente documento: «Comunicazione bancaria del Banco di Sardegna relativa a un bonifico effettuato sul conto corrente intestato ad Alessandra Sorcinelli, di euro 10mila data ordine 09.12.2010 ordinante Silvio Berlusconi, banca Monte dei Paschi di Siena, causale prestito infruttifero». Repubblica ricostruisce la dinamica dell’operazione. I pm si recano quindi al Monte dei Paschi, per richiedere la documentazione bancaria passata attraverso «lo sportello 20600, centro direzionale Va». Si tratta della sede «presso il Centro Direzionale Palazzo Vasari – Milano 2 – Segrate (cab 206003)», a pochissima distanza «dagli uffici della s. p. a. Dolcedrago, Residenza Parco 802 Milano 2, dove – sostengono i pm – risulta operare Spinelli Giuseppe». Il 28 agosto Emilio Fede telefona a Lele Mora, ed è intercettato dalla procura. Ruby è stata infatti interrogata dai magistrati, e il direttore del Tg4 lo è venuto a sapere.
 



LE INTERCETTAZIONI – Fede: "Allora, ieri sera è tornato il discorso, eravamo in cinque… L’avvocato della minchia ha detto: "Ah, perché poi se viene fuori che lui (Mora)… procurava programmi etc". Gli dico, guarda, questo uomo (Mora) ci ha dato tutto, ci ha dato soprattutto la riservatezza. Mi segui?".
 

«MERAVIGLIA DIRETTORE» – Lele: "Sono tutto orecchie…". Emilio: "Riservatezza… capisco la prudenza, ma lui (Mora) sarà al creatore anche fisicamente, oltre che rischia la bancarotta, e allora diventa peggio(re) il problema. "Ah – dice lui (Silvio) – ma secondo te, di quanto ha bisogno?". Dico: "Guarda proprio limitandolo, dico uno e due (milioni di euro, Ndr)"". Lele ed Emilio ragionano ancora di percentuali, poi il giornalista aggiunge: "(Io poi gli ho detto)… la salvezza-salvezza sta in uno e mezzo"". Lele: "Meraviglia, bravo direttore, bravo". Il giorno dopo Spinelli chiama Mora, che gli conferma che “nel pomeriggio chiamo il direttore (…) dopo di che… fissiamo l’appuntamento".
 

 

GLI ASSEGNI DI BERLUSCONI – Quando va in banca, Mora chiama Fede: "Sono qua in banca, anche con il direttore, che mi sta sgridando e tirando le orecchie. M’ha detto: "Lei mi vuol far licenziare?", perché l’ho pregato sotto tutti i punti di vista (..) "no, io le do il (l’assegno) circolare". L’altra volta m’ha fatto la cortesia (di darmeli in contanti), ma poi lui ha avuto la segnalazione dalla sede del Monte dei Paschi…". Dai movimenti bancari sul conto del Monte dei Paschi emergerebbe che Berlusconi, alla fine di settembre, avrebbe trasformato in assegni circolari un milione e 450mila euro. Una cifra molto vicina al milione e mezzo di cui si parla nelle intercettazioni. Una vicenda che si intreccia con il ruolo di Nicole Minetti. Sarebbe stata lei infatti a soddisfare le richieste delle ragazze e parlare per ore con l’agente immobiliare del condominio. La difesa della Minetti ha fatto leva sull’elemento psicologico del reato: l’inconsapevolezza cioè che la sua condotta comportasse la commissione di reati.
 

LA MINETTI E SPINELLI – «Ho solo 25 anni…», aveva insistito nelle sue interviste dell’ultima settimana. La Minetti inoltre ha ammesso di essersi occupata degli appartamenti di via Olgettina, quattro dei quali erano intestati a lei. L’igienista orale aveva inoltre il compito di telefonare al ragioniere del premier, Giuseppe Spinelli, per assicurarsi che non ci fossero arretrati sugli affitti di via Olgettina 65. Era lui a gestire il conto di Berlusconi. E proprio sull’ufficio di Spinelli la procura ha presentato una richiesta di perquisizione, che giovedì approderà in aula alla Camera. Il ragioniere è da decenni uno dei gestori di fiducia delle holding private del Cavaliere, dalle immobiliari Dolcedrago e Idra, proprietarie delle ville del premier, oltre che delle finanziarie che controllano la Fininvest. Secondo le carte giudiziarie sarebbe inoltre l’ufficiale pagatore delle ragazze di Arcore. Insomma, il fiduciario storico degli affari privati di Berlusconi.
 

(Pietro Vernizzi)