L’Europa, secondo Romano Prodi, non è in grado di far sentire la propria voce né di intervenire sulla situazione nordafricana.

Romano Prodi, intervistato da Il Giorno, interviene sugli sbarchi a Lampedusa di immigrati nordafricani, specialmente, in questi giorni, di tunisini. E imputa le colpe maggiori all’Europa, rea di non essere in grado di far sentire la prorpia voce, di fare promesse senza e mantenerle e di non stanziare risorse adeguate ai progetti ambiziosi.



Un Europa che, a differenza del post muro di Berlino non ha un progetto politico. Il modello da applicare, secondo l’ex presidente della Commissione europea, è lo stesso utilizzato, ai tempi, per gli sbarchi di albanesi. «Ma anche per questo – dice – è necessario un accordo. Senza un’intesa non si può entrare in acque territoriali altrui».



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L’Europa, secondo Prodi, ha latitato anche in queste settimane di manifestazioni in medioriente e nord-Africa: «Ha fatto la solita figura. Dimostra di non potere manifestare alcuna politica estera. Pur essendo il più forte investitore in Egitto e anche il maggiore trader. L’Europa non è esistita, come non è esistita in Tunisia che ora è attraversata da un’ondata popolare filoamericana e antifrancese».

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