Sallusti, ospite di Niente di personale, rivela alcuni retroscena del caso Boffo

Retroscena inediti, smentite su presunti gossip, rivelazioni lasciate intendere: il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, intervistato da Antonello Piroso nel corso della puntata di ieri di Niente di personale su La 7 non delude le aspettative. «Non ho litigato con Vittorio Feltri, ogni tanto lui entra in conflitto con se stesso più che con gli altri, e questo è uno dei casi», spara, anzitutto, riferendosi alle dichiarazioni sul direttore di Liberto fatte a Italia Oggi a proposito del proprio rapporto con la  Santanché. «A questo proposito – aggiunge sibillino – sarebbe interessante che spiegasse la vera storia per cui ha lasciato Il Giornale». Sulla Santanché, continua: «si tratta di un’accoppiata non una coppia, l’ho smentito in tutti luoghi possibili e immaginabili e mi sembra che funzioni. Il gossip sulla nostra coppia presunta nasce da una foto dove giochiamo a tamburello sulla spiaggia di Forte dei Marmi. Cosa che uno non farebbe se uno avesse qualcosa da nascondere. La notizia è stata smentita in tutte le salse, ma se Feltri si diverte a giocarci beato lui».



Sallusti rivela, poi, perché a un certo punto decisero di farla finita con gli articoli contro l’allora direttore di Avvenire Dino Boffo. «Dopo tre giorni di articoli de Il Giornale», racconta, «il presidente del Consiglio mi chiamò per chiedermi un favore personale e mi disse “Se lei sospende questi articoli forse riesco a salvare il Governo”». E aggiunge: «Il presidente del Consiglio era all’oscuro della nostra campagna contro Boffo, così come lo è stato nel caso di Gianfranco Fini». Sugli articoli contro quest’ultimo, sostiene: «Certo che c’è stata una campagna de Il Giornale contro Fini, ma la fanno passare come una campagna di fango, mentre se lo fanno gli altri giornali sono campagne di libertà di stampa».



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