Bersani si rivolge alla Lega: se il Carroccio vuole il federalismo, ne discuta con il Partito democratico. L’alleanza con Berlusconi in tal senso, non porterà alcun frutto.
Bersani prova ad accattivarsi le simpatie della Lega. Non è le prima volta che lo fa. Come in passato, torna a provocarla su ciò che ha di più caro, il federalismo: «Se vogliono fare il federalismo seriamente – dice -, noi ci siamo: non c’è bisogno di Berlusconi». Il leader del Pd parla dall’assemblea milanese degli amministratori del Partito democratico, e dopo l’intervista al quotidiano del Carroccio La Padania, torna a ribadire il concetto: «Non sono pentito di quell’intervista e sono pronto a farne ancora. Per dire le stessissime cose e le diremo tutti i giorni: se state con il miliardario dovete spiegare perché».
Secondo Bersani la Lega non può giustificare l’alleanza con il premier tirando in «ballo il federalismo e i Comuni che non c’entrano niente». Bersani, poi rilancia: «Siamo noi il partito autonomista in questo Paese. Se vogliono discutere di questo, anche da posizioni alternative e diverse, sarà meglio che discutano con noi: questo è il messaggio».
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In merito a quanto sta accadendo all’interno del centrodestra per la scelta del candidato sindaco di Bologna e alle frizioni legate all’ipotesi di un candidato leghista, Bersani mette il dito nella piaga e sottolinea le tensioni che si starebbero acuendo tra il Pdl e il partito del Senatur: «La Lega sta riflettendo in diverse situazioni se fare l’alleanza con il Pdl o se andare da sola. Quello che sta accadendo è segno che c’è una riflessione e un turbamento: i conti non tornano tutti. Purtroppo è una riflessione parziale ed è per questo che noi incalzeremo la Lega».
Ragionando in merito alle imminenti elezioni amministrative si dice convinto del fatto che rappresentino «la prima occasione che i cittadini hanno per esprimersi certamente sul loro sindaco ma anche per la situazione italiana».