Lampedusa, oltre seimila immigrati, popolazione stremata e arrabbiata, caos. Promesse di sgombero, sindaci che rifiutano di accogliere nelle loro regioni e nei loro comuni quote di immigrati da suddividere in tutta Italia come ha deciso il ministro degli Interni Maroni. Davanti a tutto questo, dopo essersi detti contrari da giorni alla proposta di dare soldi agli immigrati che accettino di tornare in patria, Umberto Bossi ha sfoderato il suo colorito linguaggio per dare la sua soluzione all’emergenza: “Gli immigrati?” ha detto “Föra di ball”.
Un linguaggio che chi segue le esternazioni del senatùr conosce bene, sparate fuori dalle righe che poi vengono sempre o quasi moderate. Così infatti Bossi oggi ha risposto ai giornalisti fuori di Montecitorio che gli chiedevano quale potesse essere la soluzione giusta per Lampedusa, accompagnando la frase con un chiaro gesto di mano e un fischio. Immediata una nota della segreteria del Pd: “La smetta di nascondersi dietro messaggi di propaganda elettorale. La verità è che Bossi è un ministro del governo Berlusconi, il ministro dell’Interno è Maroni, la legge in vigore è la Bossi-Fini. Sono loro che stanno al governo. Se sono capaci gestiscano il problema, altrimenti se ne vadano a casa. Il resto sono solo parole, peraltro di pessimo gusto, usate per gettare fumo negli occhi dei loro elettori”. Bossi comunque, come anche il capo dello Stato Napolitano e il ministro Maroni, invita l’Unione Europea a darsi da fare e a intervenire al più presto. La colorita espressione di oggi del senatore Bossi ci permette di ricordare le altrettanto colorite espressioni, catturate a differenza di quella usata dal Senatur anche da decine di video che impazzano su youtube, di un suo ex membro di partito, Piergianni Prosperini, poi passato ad Alleanza Nazionale.