Il capo del governo rilascia alcune dichiarazioni all’indomani della sua presenza all’udienza per il processo meditare in cui è coinvolto. Per Berlusconi, la Procura di Milano ha speso almeno 20 milioni di euro per questo processo, tra consulenze, rogatorie e atti processuali. E, aggiunge, si tratta di una imputazione ridicola quella a suo carico.
I suoi avvocati avrebbero dimostrato trattarsi di una accusa completamente falsa. Si tratta, quello di Mediatre, diurno dei 31 processi imbastiti contro di lui in 17 anni, da quando è sceso in politica. Oltre mille magistrati impegnati, ventiquattro di questi processi si sono conclusi con assoluzione piena per non aver commesso il fatto. Il processo Mediatrade si occupa dell’accusa di aver comprato in modo illegale diritti per film negli Stati Uniti. Berlusconi spiega nel suo messaggio di oggi che Mediaset non avrebbe mai potuto scavalcare la società americana di Frank Agrama, perché questa, che opera da 40 anni nel settore, godeva della fiducia della Paramount. Agrama aveva una specie di esclusiva con la società dei film americana. “Con Agrama ho avuto solo due o tre incontri agli albori della tv commerciale negli anni ’80, e in seguito nessun altro rapporto. Io socio occulto di Agrama non lo sono mai stato, né ho partecipato agli utili delle vendite di Agrama a Mediaset” dice. Quindi i giudici milanesi non si accontenterebbero neanche dell’evidenza dei fatti.
“I fatti di questo processo risalgono a 15 anni fa: è una realtà incontestabile confermata da tutti i testimoni, che in Mediaset io non mi occupai mai di acquisto diritti tv e che dal gennaio del 1994, data della mia discesa in campo, mi sono allontanato dalle aziende che avevo fondato per dedicarmi solo al bene del mio paese. Anche questa volta l’attacco fallirà, la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo più forti di prima, come è sempre accaduto”.