Il ministero dell’interno ha comunicato le date per le elezioni amministrative. Comuni e province non voteranno nello stesso giorno in cui saranno proposti referendum.
Maroni ha comunicato la data stabilita per le prossime elezioni amministrative. I cittadini di Comuni e Province andranno a votare, per il primo turno di consultazioni, il 15 e il 16 maggio. I ballottaggi eventuali si terranno, invece, il 29 e il 30 maggio. Nessun election day, invece. Ovvero, non si voteranno amministrative e referendum nello stesso giorno. I quesiti referendari sulla privatizzazione dell’acqua, sulle centrali che produrranno energia nucleare e sul legittimo impedimento, invece, si terranno circa un mese dopo le elezioni.
«Il Cdm non ha ancora deciso una data», ha dichiarato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. «Ma io – ha aggiunto – proporrò di svolgere il referendum domenica 12 giugno». Le opposizioni non ci stanno. Secondo il capogruppo a Montecitorio del pd, Dario Franceschini, in questo modo si buttano «dalla finestra 300mln di euro, unicamente per impedire che il referendum raggiunga il quorum».
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L’ex segretario ad interim del partito democratico ha aggiunto: «noi abbiamo presentato una mozione, già calendarizzata in aula alla Camera, lì vedremo chi ritiene più importante i soldi degli italiani o i processi del presidente del Consiglio». Secondo il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro «il governo è impaurito, truffaldino e anche un pò ladro. Decidendo di mandare a votare gli elettori una settimana dopo l’altra, spende il doppio dei soldi quando potrebbe concentrare il tutto nella stessa settimana».