Bagarre e qualche insulto ieri in Parlamento. La seduta è stata sospesa dal presidente Gianfranco Fini. E’ successo che un gruppo di contestatori si era radunato su iniziativa delle forze di opposizione fuori della camera dei Deputati. Al passaggio del ministro Ignazio La Russa, qualche scontro verbale, insulti assortiti, lanci di monetine.



In Aula, poi, stava parlando il capogruppo Pd Dario Franceschini: accuse verso la maggioranza di aver fatto spostare all’ordine del giorno con precedenza sugli altri punti  la questione processo breve. “Approfittano della tragedia di Lampedusa per coprire questo fatto gravissimo. Liberano i criminali” dice. Da Lampedusa risponde il capo del governo che sostiene si tratti di una richiesta del parlamento europeo, è l’Europa – dice – ad aver chiesto tempi più brevi per i nostri processi. Una volta in Aula, La Russa prende la parola denunciando il clima di violenza che ha dovuto subire entrando in Parlamento. I toni si fanno subito accesi, botta e risposta tra il ministro e Franceschini, gesti plateali di La Russa che dà del coniglio all’opposizione, batte le mani. Fini richiama il ministro all’ordine e si becca un gestaccio di “ma vai a quel paese” dal suo ex compagno di partito. A questo punto è costretto a sospendere la seduta, mormorando, rivolto a La Russa, “fatelo curare”.



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