Il leader dll’Udc Pierferdinando Casini, ospite di In Onda, la trasmissione  condotta da Luca Telese, su La 7, parla del sodalizio con Fini, di Berlusconi e della Libia.

Il sodalizio con Fini si è ormai spinto a tal punto che il psossimo passaggio, se tutto procede come previsto, sarà il convolare a nozze. Un matrimonio politico, s’intende. E’ quanto rivela il leader dell’Udc Pierferdinando Casini  ospite ella trasmissione In Onda, di La 7, condotta da Luisella Costamagna e da Luca Telese. «Con Fini abbiamo tantissime cose in comune. La pensiamo diversamente però, su alcune questioni di coscienza come il biotestamento, ma sul 90% degli argomenti siamo uniti», speiga Casini.



«Fini – continua –  andava bene al PdL ma quando ha rotto con Berlusconi è stato cacciato a calci perchè lì non si tollera il dissenso». In polemica con le recenti dichiarazioni del premier Berlusconi sulla scuola pubblica, poi, si è certo che «pubblica sia straordinaria», aggiungendo che cattolico difendo la competitività tra la pubblica e la libera». A proposito della guerra civile che sta martoriando la Libia, poi, afferma. «Non mi è mai passato nemmeno per l’anticamera del cervello di baciare la mano a Gheddafi. Ho anche votato contro il trattato».



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