Gianfranco Fini torna a polemizzare duramente con Silvio Berlusconi e con la sinistra, equiparandoli a due forze conservatrici. Fini, infatti, ha definito “conservatori” sia il premier che la sinistra durante la prima assemblea dei circoli di Futuro e Libertà svoltasi a Milano.
“Il centrosinistra è in ritardo quanto Berlusconi, infatti in Italia siamo in presenza di ciò che può essere definito lo scontro tra due grandi assetti conservatori. Nel senso più deteriore del termine”. Non ci va leggero Gianfranco Fini nel suo intervento alla prima assemblea dei circoli di Fli tenutasi oggi a Milano durante il quale il presidente della Camera dei Deputati ha chiarito cosa significhi essere “alternativi all’attuale centrodestra” che non significherebbe necessariamente “non essere contro questa sinistra”.
Il problema per Fini è infatti quello di “mettere in campo una idea”, cosa che la sinistra in quanto forza conservatrice, appunto in senso deteriore, non è stata in grado di fare. Sulle opzioni politiche che Fli dovrà percorrere come forza di opposizione Fini è altrettanto chiaro: “noi abbiamo in mente un altro centrodestra, l’ipotesi di una confluenza nel centrosinistra è senza senso”.
Sulla giustizia il presidente della camera dichiara la disponibilità a valutare un resto di riforma “con attenzione”, ma lascia trasparire comunque grande scetticismo. Infine una battuta su quanto avvenuto riguardo gli abbandoni della sua neonata formazione politica: ” Quel che è avvenuto mi ha fatto pensare al romanzo di “Il giorno della civetta”, dove si dice che esistono uomini, ominicchi e quaquaraquà, ma – aggiunge – quel che è stato è stato”.