E’ stata aggiornata alle ore 15 l’udienza del processo Mediaset aperta stamane a Milano alla presenza del capo del governo Silvio Berlusconi. La seduta è stata aggiornata su richiesta delle parti per una possibile riduzione del numero dei testimoni. Le prime parole di Berlusconi una volta uscito dall’aula sono state: «Ho passato una mattinata surreale».
Una mattinata definita ai limiti dell’inverosimile una perdita di tempo paradossale con un dispendio di risorse generali che grida vendetta. Ha aggiunto: «tutto è sul nulla, perché non c’è una prova, non c’è un documento e una testimonianza di un passaggio di denaro a sostegno delle tesi del pubblico ministero che sono solo frutto della sua fantasia». Ha poi spiegato che nel corso dell’udienza sono stati sentiti alcuni testimoni. Fuori ad attenderlo qualche centinaio di sostenitori. Il capo del governo si è fermato a salutarli improvvisando una sorta di comizio. Ha anche parlato di un altro dei tre processi in cui è attualmente coinvolto, quello sul caso Ruby. «Ho aiutato Ruby per sottrarla a qualunque necessità, per portarla nella direzione contraria e non costringerla alla prostituzione». Prostituzione minorile? «non c’è nulla di reale perché la stessa ragazza che avrebbe dovuto essere la vittima ha sempre dichiarato, ha giurato, ha sottoscritto il fatto che non ha avuto nemmeno un’avance da parte mia. Sono paradossalmente accusato quando invece la ragazza ha raccontato davanti a me e a tutti una storia dolorosa che ci ha persino commosso. L’avevo aiutata e gli avevo dato persino una chance per entrare in un centro estetico con un’amica».
A Ruby, proprio per uscire da giri pericolosi, Berlusconi, avrebbe offerto 45mila euro per entrare a lavorare in un centro estetico. La concussione? «non esiste perché si tratta di una concussione addirittura risibile dal momento che io sono sempre cortesissimo. Ho chiesto un’informazione preoccupato per una situazione che poteva dar luogo ad un incidente diplomatico. Mi è stato risposto che la ragazza non era egiziana ed è caduto tutto. Quindi non c’è alcuna concussione».