Iniziato il processo Mediaset, il terzo della serie che in poche settimane vede coinvolto il capo del governo. Berlusconi è arrivato stamane al tribunale diMilano usando un ingresso secondario.
Lì ad attenderlo numerosi sostenitori che lo hanno accolto al grido di “Silvio Silvio!”. Una volta dentro, le prime parole del premier sono state: “Nemmeno per sogno ma che condanna. C’è una magistratura che lavora contro il Paese”. Berlusconi ha parlato anche dell’uso delle intercettazioni, definendole inutilizzabili in un processo perché manipolabili. Sul caso Ruby ha detto che non esiste alcun caso di concussione. “Su di me è stato gettato fango incredibile. Un fango incredibile che viene su di me che in fondo sono un signore ricco, ma che viene su tutto il Paese” ha aggiunto. Il processo Mediaset non ha alcun fatto contro di lui, ha detto, solo invenzioni astratte dalla realtà. Ha poi detto che non interverrà, a meno che i giudici non le sparino troppo grosse costringendolo a intervenire. Si tratterebbe solo di processi mediatici, quelli contro di lui, spiega. Poi il premier è entrato in aula dove è fatto inietto di usare telecamere. Il dibattimento ha quindi preso il via. La prima testimone sentita è stata Paola Massia, ex collaboratrice dell’imprenditore cinematografico Frank Agrama, anch’egli imputato nel processo.