Per Vittorio Sgarbi, i politici italiani si sono resi complici dell’assassinio di civili in Libia. Il critico d’arte ha detto la sua anche sull’ipotetica fidanzata dal premier.

Durissima, anche  per chi è abituato alle sue provocazioni, l’esternazione di Vittorio Sgarbi nel corso della trasmissione radiofonica di Radio 2 Un Giorno da pecora. «Il Parlamento italiano – ha detto – è complice dell’assassinio dei civili in Libia». Riferendosi, poi, al sottosegretario Castelli che aveva dichiarato: «non si può sparare agli immigrati, almeno per ora», il sindaco di Salemi ha commentato: «mentre Castelli si limita a minacciare, noi uccidiamo i civili libici in nome dell’Onu».



A chi gli ha chiesto a chi si riferisse, ha risposto: «a tutti quelli che hanno votato per la guerra, che sono dei delinquenti, e sono complici morali e materiali della morte dei civili». I nomi? «Gli unici italiani che hanno sparato e ucciso sono Vendola, Berlusconi, D’Alema, Bersani».

Passando a parlare della fantomatica fidanzata del premier, ipotizza che potrebbe essere «Barbara Fagioli, che è molto sveglia, e lo conosce da sei sette anni, prima di quanto lo conosca la Minetti».



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