Le disfatta subita alle elezioni comunali, con la perdita di Milano e Napoli, rispettivamente roccaforte del centrodestra e città ove la vittoria era data per scontata, non poteva non sortire conseguenze drastiche sul piano politico, in seno al Pdl. Si era parlato di un resettamento del partito, di profonde riflessioni, passi indietro, inversioni di rotta. Ora arriva la prima decisione. Angelino Alfano, ministro della Giustizia, sarà nominato segretario politico del Pdl. Si tratta dell’introduzione di una nuova funzione, che non sarà ratificata immediatamente, ma nella prossima riunione dell’ufficio di presidenza. In queste ore Silvio Berlusconi starebbe discutendo gli ultimi dettagli con Denis Verdini e Ignazio La Russa. Entrambi hanno la carica di coordinatore e pare che, quando Alfano assumerà l’incarico, la manterranno. Anche Sandro Bondi, il terzo coordinatore, continuerà a mantenere l’incarico. Le sue recenti dimissioni saranno temporaneamente congelate. I tre coordinatori continueranno ad essere tali almeno fino al prossimo congresso nazionale. Si tratterebbe di una pressante richiesta proveniente da La Russa, Gasparri e dall’area che fa loro riferimento.

 I due sono d’accordo nell’affidare ad Alfano la guida politica del Pdl, ma vogliono che sia affiancato da almeno un esponente dell’area e An. Alfano, invece,lascerà il ministero. Riguardo alla sua successione stanno circolando i nomi del vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi e del capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto.