Rivelazioni choc, quelle di Nichi Vendola  raccolte dal numero in edicola domani di Panorama. Il leader di Sinistra ecologia e libertà afferma che potrebbe anche lasciare la politica. E’ più che un’ipotesi. Un augurio. Il governatore pugliese definisce la voglia di uscire dai giochi addirittura un’ambizione. Che, potrebbe realizzarsi nei prossimi mesi, dice, se «la lotta politica continuerà mettendosi la maglietta di riformista o radicale». Si tratta di strategia politica per allargare il bacino dei consensi? Lui giura di no. E’ afferma che cessare ogni attività all’interno dell’agone pubblico sarebbe un «fatto sincero». Vendola, di se stesso, dice di non essere un uomo in carriera, né di poter pensare che nella vita farà sempre la stessa cosa. Per il futuro ha le idee chiare. Vuole girare il mondo. Trascorrere un anno a New York, uno a Salvador de Bahia e, poi, «scrivere libri, imparare altre cose, studiare». Tutto questo, in ogni caso, non è niente in confronto a quanto dice di Berlusconi. «E’ sempre stato affettuoso nei miei confronti. Quando è morto mio padre, mi è stato davvero vicino», ha detto. «Ricordo – ha aggiunto – una lunghissima telefonata: ha detto parole molto profonde, che mi hanno colpito davvero. L’idea che per cambiare un ciclo si debba coltivare odio verso chi incarna il potere non funziona più». 



Commenti decisamente lusinghieri, considerato che sono rivolti a colui che dovrebbe rappresentare il suo avversario politico numero uno. Riferendosi al Pd, ha fatto presente che il maggior partito all’opposizione non «può discutere di me come di un’ipotesi» mentre, suo neosegretario del Pdl, Angelino Alfano, confessa: «ha un certa freschezza e affabilità: una persona gradevole per tanti versi». 

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