Abolire la categoria dei senatori a vita. E’ quanto chiede la Lega Nord tramite una proposta di legge costituzionale. Il testo di legge è a firma della deputata Manuela Del Lago e sarà presentato ufficialmente domani alla Camera. Si tratterebbe di abrogare il secondo comma dell’articolo 59 della Costituzione. Questo comma dice testualmente che il Capo dello Stato può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno onorato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Secondo alcuni osservatori dietro tale proposta l’idea di evitare un altro caso Monti in futuro. Come è risaputo, Mario Monti venne nominato senatore a vita poche ore prima del suo incarico a presiedere il nuovo governo, nomina che permise appunto tale nomina. Ma in passato si era già discusso politicamente sul caso dei senatori a vita, non eletti dal popolo, ma autorizzati a votare in Parlamento, determinando con ciò orientamenti al di fuori degli schieramenti espressi dal voto popolare e in taluni casi il loro voto aveva creato risultati di voto contrari alla posizione della maggioranza. E’ quanto esprime l’esponente della Lega nel testo di presentazione della sua proposta di legge, dicendo che l’evoluzione del sistema elettorale “ha fatto sì che i senatori a vita abbiano in molti casi assunto un ruolo politico assai spiccato, fino a determinare grazie al loro voto addirittura la nascita stessa dei governi, in totale contrasto con l’origine dell’istituto”. Secondo la Del Lago, viene intaccata anche la posizione di neutralità che è propria del Capo dello Stato. Poi il passaggio che identifica il caso Monti: “La stessa nomina a senatore a vita di una personalità che a brevissima distanza di tempo da tale investitura è stata incaricata di formare il Governo suscita molteplici perplessità, proprio in relazione al ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica”. Nell’attuale Parlamento italiano sono presenti sette senatori a vita. Al momento non si registrano prese di posizione e commenti degli altri schieramenti politici alla proposta di legge della Lega Nord.



Cinque di essi lo sono per meriti, e cioè Giulio Andreotti, Rita Levi-Montalcini, Emilio Colombo, Sergio Pininfarina e Mario Monti e altri due in quanto ex presidenti, oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Tutti gli ex capi dello Stato infatti diventano automaticamente senatori a vita.

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