Il Consiglio comunale della città di Gubbio ha abolito il registro delle coppie di fatto. La decisione è stata presa mediante votazione di una mozione a firma Pdl e che ha ottenuto quattro voti a favore dell’abolizione del registro da parte dei sei consiglieri Pd. Tra coloro che hanno votato a favore anche il sindaco stesso di Gubbio, Diego Guerrini. Il registro delle unioni di fatto era stato istituito esattamente dieci anni fa, nel 2002, e in tutti questi anni, come sembra, era stato usato da una sola coppia per registrarsi. Una decisione che ha suscitato scalpore, visto che la mozione era stata proposta dal Pdl: Aurelio Mancuso di Equality Italia infatti ha chiesto l’intervento del segretario nazionale del Pd Bersani: inconcepibile, secondo Mancuso, che un sindaco espressione “di un partito che in tutte le amministrazioni pubbliche promuove strumenti di conoscenza e di sostegno nei confronti delle nuove formazioni sociali, tra cui le convivenze etero e omosessuali, abbia potuto appoggiare una simile azione”. Esprimono invece parere soddisfatto per la decisione presa dal consiglio comunale gli esponenti del Pdl Maurizio Lupi e Gabriele Toccafondi. In un loro comunicato i due esponenti politici infatti segnalano quella che è una inversione di tendenza sul caso dei registri delle coppie di fatto, con la speranza che questo episodio possa trovare altri esempi in Italia. Nel loro comunicato congiunto Lupi e Toccafondi sottolineano come da anni la sinistra proponga il registro delle coppie di fatto che poi rimane regolarmente vuoto. Lo dimostra anche il caos di Gubbio si dice, “nel quale in dieci anni si era iscritta una sola coppia”. Un voto, continuano, che dimostra che quando non si parte da una scelta ideologica è possibile arrivare alla collusione a cui è arrivata la maggioranza trasversale che si è espressa al comune di Gubbio. Quella di Gubbio, attraverso il gruppo consiliare del Pdl, dicono Lupi e Toccafondi, è stata una battaglia iniziata già dieci anni fa al momento dell’apertura del registro di fatto, a cui viene mandato un ringraziamento speciale. Nella mozione proposta dal Pdl, si leggeva tra le altre cose la definizione del registro delle unioni di fatto come “strumento privo di qualunque valore giuridico, interesse ed efficacia sociale, oltre che di dubbio valore costituzionale”. Da parte sua il sindaco di Gubbio chiede a tutti il rispetto della libera e autonoma scelta del consiglio comunale. Il tema della votazione, ha detto, non può essere considerato di vincolo politico o di coalizione.
“Se questo voto di ieri potrà servire a riaprire un dibattito serio, a riconoscere con le leggi dello Stato i diritti civili, sarei il primo a proporre un regolamento applicativo di una legge della Repubblica” ha detto ancora. Il Pd, ha poi aggiunto, dovrà comportarsi da partito libero, democratico e laico rispettando tale scelta.