Il governo procede spedito. Dopo il decreto sulle liberalizzazioni, arriva quello sulle semplificazioni. Sarà varato domani. Senza bisogno di un ministero appositamente istituito, si procederà con il taglio di 380mila leggi inutili in una sola volta. Poi, la settimana prossima, arriverà il pacchetto sulla semplificazione del rapporto tra fisco e cittadino, ideato allo scopo di migliorare la vita del contribuente e di stringere le maglie della lotta all’evasione fiscale grazie ad una maggiore trasparenza che renda sempre più difficile agli evasori aggirarsi o nascondersi tra le pieghe di un quadro incomprensibile. Il ministro per la Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha anticipato parte del documento che sarà emanato domani. In particolare, ha fatto sapere che si andrà verso un significativo implemento dell’utilizzo degli strumenti informativi in sostituzione di quelli cartacei. Lo scambio di dati e documenti tra le amministrazioni potrà, quindi, avvenire per via telematica. «Consentirà – ha detto il ministro – di avere in tempi reali alcuni importanti atti: dal cambio di residenza alle trascrizioni degli atti di stato civile come il matrimonio e la nascita». Una piccola rivoluzione, quindi, destinata ad ammodernare il sistema ed evitare una marea di scartoffie, con i relativi di azionamenti dei tempi necessari per adempiere a tutti gli obblighi necessari. Le anagrafi, inoltre, saranno connesse tra di loro. Incredibile pensare che, sino ad oggi, non lo erano. «La legge – ha dichiarato – è stata fatta grazie anche alle consultazioni via web dei cittadini. Queste consultazioni sono state raccolte, vagliate e alcune inserite anche nel testo». Quello che domani passerà al vaglio del Consiglio dei ministri, è un primo pacchetto, frutto anche dei suggerimenti provenienti direttamente dalle imprese. E, dal canto suo, la rappresentante degli industriali, Emma Marcegaglia, ha fatto sapere che, effettivamente, sono state girate al ministero alcune richieste tali per cui, se fossero realmente poste in essere, si tratterebbe di un decisivo passo in avanti per il sistema industriale.
Un capitolo del pacchetto semplificazioni sarà dedicato alla scuola. Ne ha dato annuncio lo stesso ministro della Pubblica istruzione, Francesco Profumo, che ha spiegato come avrà l’intendo di eliminare gran parte della burocrazia che paralizza il nostro sistema scolastico. Il teso del decreto è stato discusso anche dal premier Mario Monti assieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.