Secondo un sondaggio realizzato da Renato Mannheimer per il Corriere della Sera, quasi il 90% degli italiani appoggia gli autotrasportatori che negli ultimi giorni hanno paralizzato buona parte del Paese. Nonostante i disagi e il rincaro dei prezzi di frutta e verdura, il 57% condivide le ragioni e le motivazioni della protesta, senza però appoggiare il tipo di manifestazione, mentre un buon 30% è d’accordo anche con i blocchi e la vivacità della protesta. Gli italiani continuano quindi ad appoggiare il governo Monti, che però per il 61% della popolazione «non ha saputo valutare correttamente le conseguenze dei provvedimenti su alcune categorie già in difficoltà».
Solo una minoranza degli italiani, il 37%, pensa infatti che l’esecutivo abbia «fatto degli interventi utili perché adesso dobbiamo tutti tirare la cinghia». Per il momento, secondo Nicola Piepoli, fondatore dell’omonimo istituto sondaggistico raggiunto da ilsussidiario.net, «il governo Monti ha il favore degli italiani, e fa registrare il 57% della fiducia, quindi una percentuale piuttosto alta. Abbiamo registrato un dato simile all’epoca di Craxi, intorno al 1985, e poi basta, fatta eccezione per qualche mese di Berlusconi nel 1994 e nel 2008».
Sempre secondo il sondaggio condotto da Mannheimer per il Corriere della Sera, la maggioranza dei votanti Pdl appoggia il governo Monti, il 52%, mentre il 45% vorrebbe che l’esecutivo togliesse il disturbo a breve. Per quanto riguarda i partiti, Nicola Piepoli ci spiega che «il Partito della Libertà è piuttosto stabile, intorno al 25%, mentre la Lega è intorno al 10%, che rappresenta uno dei migliori risultati registrati negli ultimi anni, paragonabile solo al successo del 1996. Bene anche il Partito Democratico, che si aggira intorno al 30%». Abbiamo chiesto a Nicola Piepoli anche il giudizio degli italiani riguardo i recenti controlli a tappeto che la Guardia di Finanza sta facendo per combattere l’evasione fiscale: dopo Cortina è toccato infatti a bar, ristoranti e negozi di Milano, dove sono stati controllati scontrini fiscali, contratti dei lavoratori e eventuale contraffazione di capi d’abbigliamento.
Adesso sembra che i controlli si sposteranno in altre zone d’Italia, compreso il Sud, in particolare nelle vie dello shopping e fuori dai locali e dagli studi medici, dove sarà possibile osservare il flusso di clienti e pazienti, per poi paragonarlo ai redditi dichiarati. Nicola Piepoli spiega a ilsussidiario.net che rispetto a questi blitz e controlli in tutta Italia, gli italiani sono in generale «davvero molto favorevoli, quasi un applauso a scena aperta per questi blitz che ci sono stati».
(Claudio Perlini)