Il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà la cancelliera tedesca, Angela Merkel, mercoledì, Berlino. Lo ha riferito il portavoce del governo tedesco, George Streiter, spiegando che si tratterà di un incontro bilaterale i cui contenuti verteranno sugli snodi fondamentali dell’economia europea e internazionale. Per il premier italiano si tratta della prima visita diplomatica a Berlino in veste ufficiale. Due giorni prima incontrerà il presidente francese, Nikolas Sarkozy, mentre il 18 gennaio, sarà la volta di un colloquio con il premier inglese, David Cameron. Un mese denso di impegni per il professore della Bocconi. Venerdì 13, infatti, è atteso un consiglio dei ministri. Si tratterà, con ogni probabilità, di un incontro senza alcun effetto operativo, nell’ambito ancora di una fase interlocutoria. E’ probabile, invece, che quello successivo, del 20 gennaio, produca una serie di decreti che renderanno tangibile la cosiddetta fase 2. Archiviata, infatti, la manovra cosiddetta “salva Italia”, è giunto il momento della “cresci Italia”.



La prima, infatti, è stata varata allo scopo di scongiurare il rischio di default, dando ai mercati e alle istituzioni internazionali garanzie circa la nostra responsabilità e, di conseguenza, circa la nostra capacità di solvenza rispetto al nostro debito pubblico. La manovra appena approvata, tuttavia, contiene una serie di provvedimenti che, se non opportunamente bilanciati determineranno una lunga fase repressiva. Il bilanciamento consiste proprio varare una serie di riforme attese da tempo, come le liberalizzazioni del settore energetico e dei trasporti, la modifica del mercato del lavoro ed una significativa semplificazione burocratica. Ieri, a tal proposito, il premier, ha incontro in un lungo vertice, durato dalle 11 alle 15 il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il ministro per i rapporti con i Parlamento Piero Giarda, quello per gli Affari europei Enzo Moavero, quello per lo Sviluppo economico Corrado Passera e il viceministro all’Economia Vittorio Grilli. Durante il vertice si è parlato, come è stato comunicato in una nota, «dell’analisi della Banca d’Italia sui temi delle liberalizzazioni, della crescita e delle questioni europee».



Il governatore Visco ha messo a disposizione i dati, le proiezioni e le previsioni relative agli effetti che la manovra potrebbe sortire sull’economia italiana. Si è parlato, in particolare, della cosiddetta spending review, l’analisi dettagliata di tutti i capitoli di spesa della pubblica amministrazione, per la quale, tuttavia, occorrerà, prima di essere in possesso di tutte le informazioni ad essa relativa, diverso tempo.

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