E’ stata presentata la cosiddetta carta di intenti che lega insieme in vista delle prossime elezioni nazionali il Pd, Sel e il Psi. Sono stati i loro leader Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Riccardo Nencini ad annunciarla in pubblico: una carta di intenti basata, dicono su Europa, democrazia, lavoro, uguaglianza, libertà, sapere, sviluppo sostenibile, beni comuni, diritti e responsabilità. Immediate le critiche da parte di alcuni esponenti vicini al centrosinistra o interni al Pd. Il sindaco di Firenze ad esempio, candidato alle primarie del centro sinistra dice si tratta di una carta generica e che ci penserà lui a riempirla di contenuti. Critico anche Tabacci a cui non piace il fatto che non ci sia alcun riferimento di continuità con il governo Monti e suggerisce a questa allenza di allargarsi altrimenti non si vince. Stesso pensiero di Fioroni che su twitter scrive un esplicito: “Questa alleanza non basta né per vincere bene né per governare: servono i moderati e Monti”. Moderati come Casini che esprime su twitter lo stesso parere di Tabacci: che errore eliminare ogni riferimento al Governo Monti dal manifesto, dice. Da parte loro invece i tre firmatari si dicono soddisfatti. Per Bersani, “è la più bella e ampia cosa che la politica possa offrire in Italia e noi ne siamo orgogliosi”. Poi si è rivolto a Casini dicendogli di non preoccuparsi: questa è una bela giornata, ha detto, non solo per noi ma per l’Italia intera. “E’ bella per l’italia perché ci stiamo prendendo un rischio di partecipazione e una responsabilità, quella di accendere la miccia di un percorso al quale vogliamo associare il campo largo dei democratici e dei progressisti e stiamo cercando per il Paese di dare un contributo per rompere il muro che si è creato tra istituzioni, politica e cittadini. E’ questo che stiamo facendo” ha detto. Vendola invece va giù duro contro Casini: questa carta, dice, è alternativa ai conservatori come Casini. E soprattutto, dice ancora, va oltre Monti. Propone un rigore diverso, ha detto, un rigore contro i furbi e per il rilancio della scuola pubblica e dei diritti.
Ha espresso il suo parere anche Antonio Di Pietro che ha detot di augurarsi che questo documento sia solo il primo passo per arrivare a una vera coalizione. La foto di Vasto, ha aggiunto, è più valida che mai.