Si sono chiuse alle 22 di ieri le urne per l’elezione del presidente della Regione siciliana e per il rinnovo dell’Assemblea regionale. Dalle 8 di questa mattina, lunedì 29 ottobre, è invece iniziato lo scrutinio. Seguiremo dunque lo spoglio delle schede e i relativi aggiornamenti in temporeale (diretta visibile alla pagina successiva), commentando le dichiarazioni dei diretti interessati e le reazioni degli italiani attraverso i vari social network. Ricordiamo che nella giornata di ieri è stato possibile votare in 5.307 sezioni, sparse nei 390 comuni delle nove province dell’Isola. Sono dieci invece i candidati a presidente della Regione, mentre sull’unica scheda di votazione l’elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di presidente, l’altro per la scelta della lista provinciale. L’elettore ha potuto quindi, nell’ambito della lista provinciale prescelta, esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima. L’elezione è a turno unico, quindi non è previsto alcun ballottaggio: sarà dunque eletto presidente della Regione il candidato che semplicemente totalizzerà il maggior numero di preferenze. I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i tribunali dei nove comuni capoluogo, e dall’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo. 



Tra i dieci candidati presenti sono tre i maggiori favoriti: si tratta di Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi), Nello Musumeci (Pdl, Pid e Ld) e Gianfranco Miccichè (Fli, Pds-Mpa, Gs e Mps), anche se una delle maggiori incognite è rappresentata dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che proprio in Sicilia ha attuato una forte campagna elettorale a favore del proprio candidato Giancarlo Cancelleri. Un’altra importante variabile da tenere sott’occhio è invece il cosiddetto voto disgiunto, vale a dire la possibilità che hanno avuto gli elettori di votare per una lista e contemporaneamente per il candidato governatore di un altro schieramento. Tra gli altri candidati presenti vi sono Giovanna Marano, sostenuta da Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi, Giacomo Di Leo dal partito comunista dei lavoratori, Gaspare Sturzo dalla lista Italiani liberi e forti, Mariano Ferro per i Forconi, Cateno De Luca per la lista Rivoluzione Siciliana e Lucia Pinsone sostenuta da Volontari per l’Italia.



Alla prima rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani si è recato alle urne l’11,31% degli aventi diritto, pari a 525.588 elettori. Alla stessa ora della precedente tornata elettorale regionale, avvenuta nel 2006, si era invece presentato il 13,75%. Voto ancora più in calo se paragonato alle elezioni del 2001, quando la percentuale dei votanti era stata del 14,94%. Nel 2008, invece, quando si votò anche di lunedì e in contemporanea alla Camera e al Senato, si recò alle urne il 10,16%. Il Comune in cui è stata registrata la percentuale di affluenza più alta è San Gregorio di Catania con il 21,39%, mentre quello con la più bassa è Mirabella Imbaccari con il 4,09%. 



Alle 19 si è confermato chiaramente come il dato immediatamente più imponente nelle elezioni regionali siciliane del 2012 sia l’astensione. Tenendo conto che nella scorsa tornata delle amministrative si votava nella giornata di domeniuca e di lunedì, mentre questa volta solo la domenica, i dati sono eloquenti. In totale la percentuale dei votanti sugli elettori è di 37,66%, mentre nel 2008 è stato di 34,57% con una differenza in senso assoluto di circa 170.000 elettori.

L’Ultimo dato dell’affluenza per la giornata di domenica 28 Ottobre è di 47,43%, mentre per il 2008 la partecipazione fu molto più alta: ben il 66,68% degli aventi diritto al voto. In questo quadro è facile immaginare che l’elettorato si radicalizzi su posizioni pià estreme e questo potrebbe anche avvantaggiare nuove formazioni politiche a scapito dei vecchi partiti. Lo vedremo a partire dall’apertura delle urne, che avverà dalle ore 8 di lunedì.

Seguendo l’hashtag Twitter #elezionisicilia andiamo a vedere le diverse reazion che i cittadini siciliani, ma non solo, hanno espresso in queste ultime ore sul popolare social network: c’è chi commenta l’affluenza all’11%, “cosa ben misera per un popolo così in difficoltà”, mentre sono in molti a chiedersi e a sperare che questa nuova tornata elettorale possa radicalmente cambiare le cose in Regione. Nonostante la scarsa affluenza registrata, sono in molti (soprattutto tra i giovani) a esortare i cittadini siciliani a recarsi alle urne per esprimere la propria preferenza: “Siciliani, anzichè sdilliriare sulla partita #CataniaJuve, uscite e andate a VOTARE!!!”, scrive un utente di Twitter, seguito da un altro che scrive: “Il voto è un diritto, ma soprattutto un dovere civico. Arriminatevi, e venite al seggio!”. “Quanto è bello esprimere #liberamente il proprio #voto.. auguro a tutti i siciliani di provare questa sensazione”, fa sapere invece un altro utente, mentre come sempre c’è chi la butta più sul ridere: “Mettiamo una crocetta su #Crocetta. Con questo slogan il PD avrebbe vinto”, scrive un altro giovane in un cinguettio. “Oggi si vota per un nuovo risorgimento. – recita un altro post – Al posto delle carabine stavolta le armi sono matita e foglio elettorale”.

La stanza si aprirà dalle 8:30

 

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