L’annuncio è dello stesso Silvio Berlusconi, anche se trapelato per vie non ufficiali. Azzeramento del Pdl, il partito è finito, chiuso, bisogna fondarne uno nuovo. Per questo sarebbe già previsto il prossimo 2 dicembre un congresso. In altre dichiarazioni, Berlusconi avrebbe rassicurato la sua classe dirigente che non manderà a casa nessuno, ma è tutto da vedere cosa succederà; certo è che il partito contenitore di due anime, An e Forza Italia, non esiste più. Il vicepresidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli al proposito ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia Agi. Il congresso del 2 dicembre, dice sarà quello dell’addio al Pdl e del lancio della nuova formazione politica. Quel giorno le varie anime del partito discuteranno apertamente il futuro. Ci sarebbero pronte, ha detto ancora, ben quaranta ipotesi per il nome con cui battezzare la nuova formazione politica. Lo stesso Berlusconi già alcune settimane fa aveva detto che stava pensando a un nuovo nome e a un nuovo simbolo di partito, ma al momento nessuna indiscrezione su questo è stata rilasciata. Quello che è certo è che si vorrà recuperare lo spirito del 94, quando Berlusconi presentandosi per la prima volta sbaragliò ogni avversario vincendo le elezioni. Il partito, allora, era Forza Italia. Nel frattempo sempre Agi fa sapere che l”esponente del Pdl Stefania Prestigiacomo che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler lasciare il partito perché delusa, ha cambiato idea dopo averne parlato proprio con Berlusconi. “Il presidente ha chiarissimo il progetto da portare avanti per risvegliare il Pdl da un’immobilismo che si protrae da oltre un anno” ha detto. E intanto  il sindaco di Roma Alemanno sconsiglia addirittura al Pdl di presentarsi alle prossime elezioni regionali. Ma chiede che si faccia un autentico rinnovamento concreto altrimenti la gente rimarrebbe ancor più delusa di quanto già lo sia. Per quanto riguarda Roma, Alemanno consiglia l’ipotesi di un movimento civico. Categorica infine Daniela Santanchè: il prodotto Pdl è scaduto, ha detto.



Rimangono dei dubbi sulla componente An del Pdl, secondo voci accreditate La Russa infatti sta pensando a una formazione politica autonoma, magari con leader Giorgia Meloni.

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