Le primarie del centrosinistra in corso nella giornata di oggi per eleggere il leader della coalizione alle prossime elezioni politiche sta entrando nel vivo. Nel viaggio per conoscere meglio i candidati che si sfidano in questa contesa pre elettorale in attesa di conoscere i risultati parliamo di Bruno Tabacci. Bruno Tabacci nasce nell’agosto del 1946 a Quistello, in provincia di Mantova. Sposato e con due figli, si laurea in Economia e commercio presso l’Università degli studi di Parma, lavorando per un breve periodo come consulente libero professionista nel settore economico-finanziario. La vita politica di Bruno Tabacci inizia nel 1970, anno in cui comincia a ricoprire il ruolo di consigliere comunale di diversi comuni di Mantova per il partito della Democrazia Cristiana. Nel 1985 diviene consigliere regionale della Lombardia, ricoprendo, a partire dal 1987 e per due anni di seguito, anche il ruolo di Presidente della Regione Lombardia, affrontando l’emergenza dell’alluvione della Valtellina avvenuta nel periodo compreso tra luglio e settembre del 1987. Nel 1988 ricopre il ruolo di Presidente della comunità del lavoro Alpe Adria e, due anni dopo, diviene presidente del gruppo Democratico Cristiano e successivamente vicepresidente del Consiglio Regionale: parallelamente avvia una carriera da funzionario statale, ricoprendo i ruoli di Consigliere d’Amministrazione dell’Eni e Efibanca. Nel 1992, Tabacci entra a far parte del Parlamento come deputato per il partito Democratico Cristiano, aderendo al partito dell’Unione Democratici Cristiani e Democratici di Centro nel 2001, abbandonandolo otto anni più tardi a causa degli scontri con gli altri componenti del gruppo: in particolare, Tabacci e Baccini accusarono il leader Casini di aver cambiato diverse linee essenziali del loro partito, senza indire un’assemblea nella quale si sarebbe potuto avviare un dibattito a riguardo. Arrivò dunque a fondare, assieme a Baccini, il movimento politico Rosa per l’Italia, unendosi, nel 2009, prima al Partito Democratico con Rutelli e successivamente, sempre nello stesso anno, al partito dell’Alleanza per l’Italia, dove ricopre il ruolo di capogruppo fino al 2011, anno nel quale viene appunto nominato assessore al bilancio del Comune di Milano.
Così come la carriera politica, anche il programma proposto da Bruno Tabacci, in vista delle elezioni primarie, risulta essere abbastanza vasto, comprendente diversi punti fondamentali: si parla dunque di etica, di giustizia e di interventi senza i quali i cittadini non faranno altro che allontanarsi ulteriormente dalla politica, ovviamente anche a causa dei tanti scandali a cui abbiamo recentemente assistito.
Tabacci affronta anche il tema dei tagli alla politica, argomento trattato in una maniera dura e specifica: il candidato infatti, qualora dovesse vincere nelle elezioni primarie, vorrebbe ridurre il numero dei Parlamentari, eliminare alcune Provincie, accorpare le Regioni ed eliminare alcuni privilegi. Altro punto fondamentale del programma politico di Tabacci è quello riguardante le liberalizzazioni, grazie alle quali, secondo lui, sarà possibile eliminare tutti i costi della politica ritenuti inopportuni.