Il partito non gliela sta perdonando, a Federica Salsi, la sua partecipazione ad una puntata di Ballarò. Prima era stata la volta del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo che, riferendosi con un battuta pesante alla presenza della consigliera comunale nella trasmissione di Floris, aveva accusato i suoi dicendo: «la tv è il vostro punto G». Grillo, dal proprio blog, aveva tuonato contro la consigliera, spiegando che il talk uccide, e che chi vi partecipa non fa altro che ricercare «l’atteso quarto d’ora di celebrità di Andy Warhol, seduto in poltroncine a schiera, accomunato ai falsari della verità, agli imbonitori di partito, ai diffamatori di professione, devastato dagli applausi a comando di claque prezzolate». Ora, è toccato ai suoi colleghi di partito, Massimo Bugani e Marco Piazza, entrambi consiglieri comunali a Bologna attaccare duramente. Nel corso della seduta in Consiglio, si sono entrambi alzati per andarsi a sedere ad un’altra parte. Formalmente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata per Bugani il fatto che la Salsi lo avrebbe accusato di maschilismo. «Io credo che per me parlino la mia storia, la mia vita e il mio impegno in questi temi anche all’interno del consiglio comunale ma ci sono momenti davvero dolorosissimi nella vita, in cui si deve osservare il mondo da un diverso punto di vista, pagandone anche magari le conseguenze. Questo per è uno di quei momenti», ha dichiarato durante la seduta. Subito dopo aver pronunciato la frase, si è alzato,andandosi a sedere su uno scranno in fondo all’aula.  A ruota lo ha seguito il collega Piazza. La Salsi, dal canto suo, si è difesa facendo presente che,anzitutto, non è una star e che vorrebbe il rispetto di Beppe Grillo e degli attivisti del suo partito. Ricevendo stima e solidarietà bipartisan mentre in aule leggeva ampli stralci dell’intervento contro di lei del comico genovese, ha lanciato dure accuse all’M5S. «Ho aderito a questo movimento – si è sfogata – perché ne condividevo lo spirito e le idee, ma non voglio che si trasformi in Scientology o in un mostro». Rispetto all’episodio che la riguarda, inoltre, ha parlato di lapidazione.



Poi, si è chiesta se è accettabile ricevere un simile trattamento solo per pensarla diversamente dal capo. Infine, l’ultima stoccata: «È come dover chiedere permesso al padrone per esprimere una mia idea in quanto persona. Ma Grillo ha chiesto il permesso a qualcuno prima di candidare Di Pietro a presidente della Repubblica o quando deve chiamare Matteo Renzi ebetino?»

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