Continua lo scontro sulla data delle elezioni, scontro motivato essenzialmente dall’incertezza su quando Monti darà realmente le dimissioni annunciate. Scontro che si è scaldato ieri quando il Pdl ha detto di aver bisogno di tempo per valutare il decreto sulla stabilità, approvato il quale Monti aveva promesso di togliere il disturbo. La richiesta del Pdl ha fatto infuriare il Pd. Di conseguenza sono cominciate a girare nuove e diverse date per le elezioni politiche, che tutti inizialmente pensavano si tenessero verso la metà di febbraio. Il Pdl ha invece chiesto si tengano a marzo. Ad aggiungere confusione su confusione la notizia diffusa in mattinata secondo la quale il capo del governo ha annullato la prevista conferenza stampa di fine anno che si doveva tenere il 21 dicembre. Da parte sua il capo dello Stato era intervenuto stamane in un certo modo rispondendo alle illazioni diffuse da Silvio Berlusconi, secondo il quale il Quirinale starebbe facendo forzature per indire la data delle elezioni il più presto possibile. Nessuna ipotesi del genere, diceva Napolitano, aggiungendo che è “interesse del Paese che non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l’Italia”. Adesso giunge un commento da parte del ministro degli interni Anna Maria Cancellieri: la proposta è di tenere le elezioni il prossimo 24 febbraio. Questa data sarebbe stata individuata per motivi tecnici, ha spiegato lo stesso ministro. Ciò, dice il ministro in una lettera inviata al presidente della Repubblica, anche se la macchina elettorale potrebbe essere disponibile già il 17 febbraio, la data presa inizialmente come ipotesi. Da parte sua il capo dimissionario del governo è stato occupato oggi a incontrare i vertici delle varie forze di centro, da Montezemolo a Casini, dando l’impressione di star valutando la sua definitiva scesa in campo, insieme appunto alle forze di centro, forse con una federazione di gruppi centristi. Dal punto di vista ufficioso Monti sarebbe intenzionato a valutare a quale forza politica dare il suo appoggio alle prossime elezioni in modo da favorire la continuità dell’azione da lui impostata durante questo anno di governo.
A commento di ciò le parole del leader Udc Casini che avrebbe detto che in realtà Monti ha già fatto la sua scelta ma per rispetto delle date istituzionali non la comunicherà fino allo scioglimento delle Camere.