La conferenza stampa del presidente del consiglio Mario Monti che doveva tenersi oggi rimandata già da alcuni gironi si terrà domenica 23 dicembre alle ore 11. Qualcuno aveva scherzato che il rinvio di oggi fosse dovuto alla famosa profezia maya che annunciava la fine del mondo, e lo stesso Monti oggi al termine della messa di Natale, ha voluto scherzare sui maya, dicendo che se il governo termina oggi non è colpa loro. Monti ha infatti salutato i suoi ministri congedandoli e i dipendenti che hanno lavorato con lui in questo anno: domenica invece oltre a fare il consultivo del suo anno di governo Monti molto probabilmente dirà anche qual è il suo futuro, politicamente parlando. Se cioè si candiderà veramente come i leader centristi da Casini a Fini hanno già fatto capire nei giornii scorsi. Una scesa in campo che sta irritando non poco i suoi grandi ex sostenitori Berlusconi e Bersani, che evidentemente ritengono non solo un tradimento ma anche un pericolo elettorale la discesa in campo di quello che doveva essere solo un presidente del consiglio tecnico. Ma Monti in diverse occasioni ha già espresso la necessità che quanto da lui cominciato in questo anno venga portato avanti e il fatto di volersi presentare come candidato significa che evidentemente non si fida che così verrà fatto da chi, tra i politici, dovesse vincere le elezioni. E proprio oggi Berlusconi ha parlato di Monti lamentando che le sue offerte di candidatura del centro destra non siano state accolte: non mi ha neanche telefonato ha detto parlando a Gr Parlamento. “Alla riunione del Ppe ho detto che ero a disposizione per farmi da parte, proponendo Monti. Aspettiamo una risposta ufficiale di Monti, che non ha ritenuto nemmeno di fare una telefonata. Vedremo che dirà, ma mi vedo costretto a essere ancora io il federatore dei moderati”. Si è detto poi preoccupato che la nascita di una federazione di centro che dovrebbe essere guidata appunto da Monti, porterà alla vittoria della sinistra: dividendosi, i moderati vanno incontro alla sconfitta. Quello che sta nascendo lo definisce un “centrino” con Casini che avrà meno voti della Destra di Storace.
Non da meno era stato ieri Bersani che aveva espresso il suo malumore per la nascita di quelli che ha definito partiti “personali” con evidente riferimento allo schieramento di forze che guiderà proprio Monti.