Parlando a Udine, il segretario della Lega Nord Roberto Maroni esclude che alle prossime elezioni politiche il suo partito possa allearsi con il Pdl. Sfuma così la lunga corte orchestrata da Silvio Berlusconi nelle ultime settimane, che in cambio di una alleanza alle prossime elezioni avrebbe offerto a Maroni la guida della Lombardia? E’ quello che sembra di capire dalle parole del segretario che ha detto di condividere quanto riferito dal governatore leghista del Veneto, Luca Zaia. Condivido le sue parole, ha detto Maroni riferendosi a quelle di Zaia, e cioè che la Lega Nord debba correre da sola alle elezioni. Non possiamo allearci con il Pdl, ha detto ancora, che sostiene il governo Monti, perché noi siamo all’opposizione. E questa sarà la strada che da oggi seguiremo. Dunque niente alleanza con il Pdl neanche alle elezioni regionali in Lombardia, come sempre Berlusconi ha voluto, tanto da chiedere di candidare Maroni come guida del centro destra? E’ tutto da capire nelle prossime ore, per adesso sembra solo di capire che il segretario della Lega si riferisse solo alle elezioni nazionali. Il quale ha poi anche aggiunto parole che sembrano quasi andare contro a queste pronunciate e cioè che “‘Per quanto riguarda le alleanze è presto per decidere, per adesso siamo concentrati sul programma, sulla idee, sulle nostre proposte. Le alleanze vengono dopo”. Maroni si trovava oggi a Udine a presentare il suo nuovo libro dal titolo “Il mio Nord”. In tale occasioni ha anche lasciato in sospeso la notizia di un suo incontro che si sarebbe tenuto nel pomeriggio proprio con Roberto Formigoni: no comment ha risposto a chi gli chiedeva di cosa avessero discusso. Ha poi rilasciato altre dichiarazioni poco chiare, ad esempio quando ha detto che non gli risulta che mancherebbero cento giorni alle elezioni politiche. La data delle elezioni, secondo Maroni, non sarebbe per nulla stata decisa. Tatticismo, quello di Maroni, o decisione definitiva? Certo è che come dicono tutti gli esperti Pdl e Lega separati sono destinati a perdere qualunque elezione. Ci si domanda quale tipo di piano abbia in mente a questo punto il segretario della Lega.
Si attende anche una eventuale reazione da parte di Alfano ma soprattutto di Berlusconi che come detto ha confidato a lungo proprio nella Lega come alleato politico.