Hanno preso ufficialmente il via le “Parlamentarie”, le primarie con cui il Movimento 5 Stelle sceglierà i propri candidati alle elezioni politiche del 2013. Dopo aver stabilito regole, istruzioni e comportamenti da mantenere (“Chi cercherà di pilotare il voto con assemblee o comitati sarà diffidato e escluso dalle votazioni”, si legge sul blog), Beppe Grillo deve fare i conti con i primi problemi proveienti ancora una volta dai “dissidenti” del Movimento: il primo a partire all’attacco è infatti Valentino Tavolazzi, attivista del M5S cacciato da Beppe Grillo, il quale ha pubblicato le “20 domande sulle regole” da porre a Gianroberto Casaleggio: visto che queste “Parlamentarie” si svolgeranno interamente online e gratuitamente, Tavolazzi comincia col chiedere: “Chi sono gli amministratori del Portale”, ma anche “dove è fisicamente il server? Chi ha accesso alle informazioni sensibili? Quali sono le metodologie di sicurezza?”. E ancora: chi ha diritto al voto, quanti sono gli iscritti e quanti operano regolarmente? Come sono suddivisi per regione e provincia?. E visto che lo stesso Grillo ha chiesto e garantito la massima trasparenza, l’ex grillino vorrebbe sapere “chi certificherà che le votazioni sono libere, reali e che il conteggio sarà corretto. I verbali dei risultati come verranno resi pubblici? Si prevedono ‘terze parti’ abilitate al controllo?”. Altre grane per l’ex comico genovese giungono invece dall’altra “ribelle” del Movimento, Federica Salsi, la quale, dopo aver ricevuto diverse frasi minacciose sul profilo di Facebook (tipo “Prego per la tua morte politica e no”), ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per presentare formale denuncia. La stessa Salsi ha poi ricevuto la solidarietà del terzo “celebre” dissidente, Giovanni Favia, anche lui insultato in più occasioni dopo i vari screzi con Grillo. Anche tra attivisti e simpatizzanti, però, oltre ai tanti che parlano di “un giorno storico” o di un “grande esempio di democrazia e trasparenza”, altri hanno evidenziato numerosi problemi: tra quelli più diffusi vi è una vera e propria difficoltà per arrivare al voto, tra il malfunzionamento del sito (probabilmente per i troppi accessi), i problemi di login e di locazione. Ma si parla anche di un’organizzazione portata avanti con troppa fretta, con una legge elettorale ancora da definire e con molti tra i 1400 candidati di cui non si riesce nemmeno a vedere la faccia.
Sarà possibile votare fino a giovedì 6 dicembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 (martedì e giovedì sarà possibile rispettivamente fino alle 21 e alle 20), e possono partecipare soltanto coloro che si sono iscritti al movimento entro il 30 settembre.