Chiuse le parlamentarie, le primarie del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, primarie che si sono tenute esclusivamente online con un metodo definito unico al mondo. Un metodo presentato come massimo esempio di democrazia elettorale, ma che invece si è trascinato dietro per tutta la sua durata – quattro giorni – molte polemiche tanto che adesso potrebbero essere a rischio annullamento. I problemi sono stati di varia natura, ad esempio quelli tecnici dovuti alla scarsa tenuta del sito dove la gente doveva recarsi a votare tanto che è stato necessario allungare l’orario inizialmente previsto. Poi anche polemiche per un metodo che qualcuno ha definito poco trasparente. Ad esempio non è mai stato chiarito chi gestisse il sito dove si votava e con quali criteri. I candidati erano in tutti 1400, da votare per decidere chi dovesse entrare nella lista che verrà presentata alle prossime elezioni nazionali. Polemiche anche per la regola che permetteva di votare solo a coloro che si erano registrati nei giorni precedenti le primarie. C’è stato infine un vero attacco di hacker che hanno oscurato il sito per diversi minuti. C’è infine chi ha lamentato la mancanza totale di risposte alle domande che venivano poste dagli utenti: nessuno, né lo staff né il leader Beppe Grillo ha mai dato alcuna risposta su tutti questi problemi e altri ancora. Adesso da esponenti stessi del Movimento 5 Stelle arriva la richiesta di annullare queste primarie. Grillo al momento ignora qualunque contestazione e invece sottolinea quello che secondo lui sarebbe stato un grande successo: ha infatti scritto sul suo blog che queste Parlamentarie concluse ieri sera sono state un grande successo. “I voti disponibili erano circa 95.000 per 1.400 candidati presenti in tutte le circoscrizioni elettorali incluse quelle estere. Dai primi dati si evince una netta affermazione delle donne, infatti su 31 capilista 17 sono donne, il 55%” ha detto. Ha sottolineato come queste primarie siano state a costo zero del tutto gratuite cioè. Ha poi parlato dei risultati elettorali: “Da quello che ho visto sinora ci saranno più donne che uomini. Su 31 capilista 17 sono donne, cioè il 55%. E’ chiaro che si tratta di gente che non ha nessuna dimestichezza con i mezzi di comunicazione, ma è bello così”. 



Grillo ha spiegato che i canddiati erano  casalinghe, cassintegrati, c’è anche un astrofisico, pensionati, giovani e sono loro che entreranno in Parlamento per cambiare le cose. Dai primi risultati risulta che la più votata a e dunque destinata a essere la capolista è una ragazza di Bologna originaria di Rimini di 26 anni: si chiama Giulia sarti ed è laureata in giurisprudenza. 



 

 

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