Sette ore e mezzo di Consiglio dei ministri per un risultato piuttosto “intricato” e difficile da comprendere, almeno stando al comunicato ufficiale del governo. E’ probabile che quando poi si conosceranno tutti temi specifici, dettagliatamente, resteremo stupiti. Al momento l’aggettivo che viene più spontaneo è quello di “sconcertante”.
Il professor Ugo Arrigo, docente di Scienza delle Finanze all’Università Statale “Bicocca” di Milano, non cerca di sintonizzarsi a tarda ora sui telegiornali che provano a interpretare quanto deciso da Palazzo Chigi. Stava leggendo invece i giudizi dell’Ocse dove si invita l’Italia a privatizzare.
Professor Arrigo, di fatto è saltato il Fondo di cassa che, attraverso il recupero dell’evasione fiscale avrebbe dovuto aiutare le famiglie in difficoltà a partire dal 2014.
Questo è un fatto grave perchè sono proprio queste famiglie che poi spendono per consumi di prima necessità.
Anche la golden share, che si attendeva da questo Consiglio dei ministri, è stata stralciata.
Se ne conosce il motivo? Sembra che sia una di quelle riunioni dei ministri del governo Berlusconi, dove si facevano l’elenco delle cose stralciate e non fatte, piuttosto di quelle che si dovevano fare. La mia impressione, anche in questa occasione, non è buona. Mi sembra che sostanzialmente si continui a tirare avanti e non ci si discosti affatto dallo status quo, che probabilmente conviene un po’ a tutti.
Sembrano comunque previste “black list” per i commercianti che si ostinano a non dare gli scontrini. Nuovi permessi alle guardie di finanza nelle indagini.
Si va bene, ma non mi sembra che si vada al nodo dei problemi. Hai voglia a fare scontrini per recuperare l’evasione! Ci sono ben altri problemi che vanno affrontati. L’impressione che danno è quella di soffermarsi su questioni piuttosto marginali rispetto alle vere esigenze del Paese. Intanto si resta con scelte che non sono di liberalizzazione e altre che non sono neppure di carattere socialdemocratico. Almeno questa è l’impressione che forniscono fino ad ora.
Poi c’è l’Ici, Imu, che viene stabilita con un emendamento per gli immobili della Chiesa che non sono solo luogo di culto.
Per le scuole cosa fanno? Fanno pagare l’Ici a una scuola cattolica parificata? Si può stabilire che una scuola cattolica parificata svolga una funzione commerciale?
Luigi Einaudi scriveva che chi paga le tasse e poi paga per mandare i figli a una scuola privata, paga due volte e in modo ingiusto.
Anch’io sono di questa opinione. E poi ci sono le Onlus. Che cosa sono le Onlus, se non realtà non-profit? E in questo caso come si agisce? Adesso cercheremo di comprendere meglio. Ma al momento gli aspetti che prevalgono sono quelli marginali rispetto ai problemi che deve affrontare il Paese.
(Gianluigi Da Rold)