La versione definitiva del decreto semplificazioni è stata approvata dal Consiglio dei ministri in corso, dopo che in seguito al primo via libera della scorsa settimana era tornata all’esame per questioni tecniche. Tali questioni, come aveva spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, erano state sollevate dalla Ragioneria generale dello Stato.
La notizia è trapelata da un Tweet del ministero della Funziona pubblica. Con il nuovo varo, il decreto viene caratterizzato da una serie di novità.
Credito d’imposta: il credito di imposta di cui possono godere le imprese del sud che assumono a tempo indeterminato, relativo ad un decreto del maggio 2010, è valido sino ai 24 mesi successivi la data di emanazione di tale decreto.
Social card: torna la carta ideata da Tremonti. Sarà introdotta in via sperimentale in comuni con più di 250mila abitanti e sarà dotata, inizialmente, di 50 milioni di euro.
Via 333 leggi: la prima delle 333 leggi che saranno abolite, come prevede l’articolo 65, è del 1947.
Carta d’identità: la sua scadenza è prorogata al giorno del compleanno del titolare successivo alla data in cui sarebbe scaduta prima della norma.
Pane fresco anche la domenica: è abolito il vincolo che impone la chiusura domenicale e festiva per le imprese che producono pane.
Codoni manifesti abusivi: stop al condono del cartelloni politici abusivi precedentemente approvato.
Tir: resta il divieto di circolazione nei giorni festivi. E ‘, tuttavia, eliminata la norma che prevede il divieto di circolazione nelleventuale o eventuali giorni precedenti o successivi» ai festivi.
Sale cinematografiche: è stata stralciata, su richiesta del ministro della Cultura, Lorenzo Ornaghi, la norma che consentiva facilitazioni per l’apertura di sale con meno di 3mila posti. Il ministro ha fatto sapere che in sede di approvazione definitiva del decreto in materia di semplificazioni, ha ritenuto opportuno procedere, dopo aver preso atto delle molteplici e differenti osservazioni sollevate da più parti, alla richiesta dello stralcio del provvedimento relativo all’apertura di nuove sale cinematografiche al di sotto di 3.000 posti»
Nomine: nel corso del Cdm sono state emanate e confermati alcuni incarichi: su proposta del ministro dell’Economia, sono stati confermati gli incarichi di Attilio Befera come direttore dell’Agenzia delle entrate e di Mario Canzio, di Ragioniere generale dello Stato, e di Fabrizia Lapecorella come direttore generale delle finanze; Raffaele Ferrara è il drettore dei Monopoli di Stato, Giuseppe Peleggi dell’Agenzia delle dogane, Gabriella Alemanno, Direttrice dell’Agenzia del territorio, Giorgio Giovannini presidente del Tar del Lazio, è nominato presidente aggiunto del Consiglio di Stato