Hanno smentito per settimane, tentato di ridimensionare quello che tutti sapevano, affermando che si trattava di semplici colloqui tra tutte le forze; alla fine, è emerso alla luce del sole: Pdl e Pd stanno trattando sulla legge elettorale. Dopo un’incontro alla Camera durato un’ora e mezza, hanno fatto sapere di concordare sulla necessità di modificare il sistema attuale concedendo, anzitutto, ai cittadini il ripristino dell’antico diritto di stabilire chi debbano essere i propri rappresentanti. Le due formazioni maggiori hanno fatto sapere che intendono utilizzare questa fase della legislatura per mettere a punto la legge elettorale, oltre che alcune modifiche istituzionali e, contestulamente a tali misure, modificare i regolamenti parlamentari. Vi sono alcuni punti sui quali, nel merito, l’intesa si potrebbe tradurre in realtà. All’incontro, che si è svolto all’interno degli uffici del Pd, hanno partecipato Luciano Violante, Luigi Zanda e Gianclaudio Bressa per i democratici,  Ignazio La Russa, Donato Bruno e Gaetano Quagliariello per il Pdl. Al termine è stata emessa una nota congiunta che sintetizza i tratti condivisi e i connotati che, secondo entrambe le parti, dovrebbe assumere la nuova legge. Tutti concordano, anzitutto, sulla necessità di superare il bicameralismo perfetto e di ridurre il numero dei parlamentari. Occorre, inoltre, rendere il governo più stabile e rafforzarne il ruolo, coerentemente con i principi del nostro sistema parlamentare. Tutti d’accodo anche sul fatto che i cittadini dovranno scegliere i propri eletti. Ciò che non è ancora chiaro è se con il sistema delle preferenze o con i collegi uninominali e con le liste corte. In ogni caso, il nuovo Parlamento, a detta delle parti, dovrà essere ancorato ad un bipolarismo di fondo e si dovrà evitare, in esso, l’eccessiva frantumazione. L’idea del Pd è che l’attuale legge elettorale, il Porcellum, vada definitivamente abrogata e sostituita con una nuova. Ignazio La Russa ha spiegato, invece, che La Lega, con il quale il Pdl ha avuto un incontro in precedenza, si è detta contraria alla sua abrogazione e favorevole esclusivamente a delle modifiche. L’ex ministro della Difesa ha fatto presente che, in ogni caso, attualmente, Lega e Terzo Polo non hanno alcunché da temere, dato che si è ancora in fase di trattative e, di definitivo, non c’è ancora nulla. 



Dura, invece, la reazione dell’Italia Dei Valori: «Riteniamo pericolosi e oscuri per la democrazia questi incontri da sottoscala fatti non alla luce del sole», ha denunciato Antonio Di Pietro, facendo sapere che non parteciperà alle consultazioni promosse dal Pdl.

 

(Paolo Nessi)

Leggi anche

Legge elettorale, "ricorso alla Cedu dichiarato ammissibile"/ Rosatellum non regolare? Cosa può succedere oraPREMIERATO?/ "Così sarebbe il Renzusconi-2016 con un Parlamento di nominati"