È tempo di sondaggi e l’istituto Ferrari Nasi & Associati ne ha pronti due molto interessanti e ancora inediti. Il tema è duplice: capire dagli elettori di Sinistra ecologia e libertà se sono pronti a entrare in una grande alleanza che copra l’attuale centrosinistra, pur di andare al governo. In quel caso andrebbero accettati gli inevitabili compromessi ideologici, soprattutto se ci fosse anche il Terzo Polo. Il secondo riguarda il grado di fiducia che ricopre l’attuale leadership dell’Italia dei valori. IlSussidiario.net ha chiesto ad Arnaldo Ferrari Nasi di anticipare questi sondaggi e di spiegare perché la scelta di questi due temi.
Ferrari Nasi ci ha spiegato di che si tratta. Nel caso del sondaggio su Sinistra e libertà il lavoro va avanti da tempo sia per capire come il proprio elettorato percepisca il partito di riferimento, sia per capire come venga visto da fuori. Ad esempio, un sondaggio svolto recentemente tra gli elettori del Terzo polo ha rivelato che la maggior parte di essi ritengono questa forza politica un aggregato di vecchi partiti e non una nuova realtà della politica italiana.
A proposito della leadership del Terzo Polo, invece, Ferrari Nasi ci ha detto come nel giro di un solo anno il ruolo che aveva Gianfranco Fini come leader preferito sia crollato a vantaggio di Pierferdinando Casini.
Interessante, poi, anche il sondaggio svolto con gli elettori della Lega che in stragrande maggioranza hanno dichiarato di non volere più Umberto Bossi come proprio leader e di non volere necessariamente Maroni, anche se ha avuto la maggioranza dei consensi.
I nuovi sondaggi ancora inediti invece hanno affrontato il tema delle alleanze che Sinistra ecologia e libertà è disposta ad accettare pur di entrare in una forza di governo e il livello di gradimento dell’attuale leadership dell’Italia dei valori.
Che cosa dicono gli elettori di Sinistra ecologia e libertà? Sono disposti ad allearsi con l’attuale centro sinistra pur di entrare al governo?
Le posizioni di Nichi Vendola sono notoriamente molto dure, molto decise. Bisogna dire che lui gode della carta che ha in mano al momento, quella di non far parte del Parlamento e quindi di essere fuori dai giochi. Abbiamo chiesto a cento elettori di Sinistra ecologia e libertà e a cento simpatizzanti se alle prossime elezioni del 2013 è meglio partecipare all’alleanza di tutto il centro sinistra per poi cercare di governare pur facendo compromessi. Abbiamo esplicitato questo concetto, quello di fare dei compromessi, oppure se era meglio rimanere a sinistra essendo così coerenti, ma fuori da una alleanza di governo.
E la risposta quale è stata?
Che una altissima percentuale di elettori e di simpatizzanti di Sinistra ecologia e libertà, e intendo i tre quarti, è disposta ad allearsi con l’attuale centro sinistra pur di andare al governo. In pratica, ripetere la vecchia esperienza dell’Unione.
Con tutti i rischi del caso, verrebbe da dire, visto come è andata a finire l’altra volta…
Infatti, è quello che mi verrebbe da dire loro. Ma la domanda più interessante è stata quella che abbiamo rivolto loro riguardo al Terzo polo, cioè se fossero stati disposti a governare con il centro, visto che per avere una maggioranza maggiore al 50% c’è bisogno anche di loro.
Cosa hanno detto?
Hanno detto di sì. I due terzi delle persone contattate hanno detto di essere disposte a governare con il Terzo polo. In pratica, si ripeterebbe la stessa situazione del precedente governo di centro sinistra.
Passiamo all’altro sondaggio, cosa ne pensano gli elettori dell’idv della loro leadership.
Questo sondaggio fa parte di alcuni studi sulla cosiddetta anti politica, cosa che oggi fanno un po’ tutti. Noi però abbiamo utilizzato una domanda specifica che abbiamo visto usare dagli analisti americani, una domanda che altri non fanno.
Quale?
Il centro destra americano, dopo la vittoria di Obama, gli analisti avevano riscontrato per la prima volta da anni che la base del centro destra oltre a disprezzare il centro sinistra, disprezza anche i leader del proprio partito. In pratica ho cercato di riportare questa domanda in Italia.
Con che risultato?
Ovviamente da noi la situazione è diversa, ma abbiamo visto che in due terzi degli elettori – e preciso questo concetto: non chi non va a votare, ma chi va a votare – il disprezzo per i leader del proprio partito raggiunge i due terzi ed è in crescita rispetto all’anno scorso. Abbiamo anche visto che è una cosa più del centro sinistra che del centro destra.
Ci può fare qualche esempio?
Le mostro i dati relativi al centro destra. Ci sono valori più bassi rispetto al centro sinistra, ma tra quest’anno e l’anno scorso c’è un incremento enorme. Prima si disprezzava poco nei confronti del Pdl, Fli e Lega. Adesso dopo circa un anno abbiamo un disprezzo molto alto quasi del 75%. Mentre nel Pdl rimane a una quota sotto al 50% – era così l’anno scorso ed è così ancora adesso – per Lega e Fli si partiva da puntii molto bassi e si è avuto un incremento mostruoso ad esempio del disprezzo verso Fini che è cresciuto di 17 punti. Insomma il malcontento è cresciuto tantissimo in un anno da parte delle basi di Lega e Fli, anche se rimane un problema maggiormente legato alla sinistra.
Dunque i risultati del sondaggio relativo all’Italia dei valori?
Si assiste a un incremento del malcontento nei confronti della attuale leadership dove si tocca ormai i tre quarti dell’elettorato.