Potrebbe essere, è la tesi e il timore di molti, l’embrione di un progetto su scala nazionale. Si sa che da tempo Berlusconi va dicendo che il suo partito, il Pdl, non ha attecchito tra la gente, non è entrato nella menti e nei cuori, a cominciare dal nome per arrivare alla sua composizione, frutto di un matrimonio forzoso, di fatto in parte finito quando Fini, con un manipolo di uomini, diede vita alla scissione portandosi dietro un buon numero di ex An. Ora, la storia si ripete, ma al contrario. A Lecco, gli esponenti del Pdl locale che fanno riferimento all’ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, hanno deciso di abbandonare il Pdl alle sue sorti, e di fondare un nuovo partito. Che poi, tanto nuovo non è, dato che Forza Lecco richiama i tempi delle origini e quello spirito che, secondo i fedelissimi del Cavaliere, si è perso con l’unione con An. Sta di fatto che, alla vigilia del congresso provinciale, gli ex di Forza Italia hanno lasciato la formazione per, dicono loro stessi, non lasciarsi strangolare dagli ex missini, il cui abbraccio era ormai diventato mortale, divenendo essi la componente dominante. Massimo Sesana, sostenuto dalla Brambilla e principale esponente del nuovo gruppo, afferma, polemico: «Lo sbilanciamento attuale del partito verso An ormai è evidente. A questo punto abbiamo pensato che ognuno in democrazia è libero di decidere e abbiamo fondato la nostra associazione. Non a caso per la maggior parte siamo imprenditori, manager e professionisti, vicini cioè al Berlusconi del ’94 sceso in campo per cambiare la politica».



La volontà di tornare agli albori è evidente dal logo stesso del nuovo movimento, che richiama nella forma nei colori quello originale. Non è escluso, quindi, che possa essere proprio questa la strategia che Berlusconi deciderà di adottare per uscire dall’impasse attuale. Difficilmente si ricandiderà a premier ma, di sicuro, non uscirà mai dalla politica; tra poco ci sono le amministrative e la sua preoccupazione maggiore è quella di perderle. Si diceva, addirittura, che fosse intenzionato a non far correre, per questa tornare, il Pdl. Per ottenere percentuali umilianti, tanto valeva non prenderne affatto. Se l’esperimento di Lecco, tuttavia, dovesse andare in porto, potrebbe essere facilmente riproducibile altrove.



Non è la prima volta, d’altronde, che Berlusconi si avvale della Brambilla per realizzare i suoi scopi senza metterci la faccia. Come quando, alla vigilia delle elezioni del 2006, la lanciò in campo con in Circoli della libertà, associazione ideate allo scopo di intercettare gli scontenti di Forza Italia.

 

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