«Gli italiani vorrebbero una larga convergenza anche dopo il 2013, ma non con i protagonisti attuali. Non sto parlando di Monti o dei personaggi vicino a lui, ma di coloro che, secondo gli italiani, hanno portato il Paese nella situazione in cui si trova, quindi tutta la classe politica della cosiddetta seconda Repubblica. Questo posso affermarlo con certezza grazie a recenti dati a riguardo che in questi giorni sto utilizzando». Arnaldo Ferrari Nasi, docente di Analisi della pubblica opinione presso l’Università di Genova, rivela in questa intervista per IlSussidiario.net l’umore degli elettori rispetto allo scenario politico attuale, e quali sono i partiti che, nonostante la chiara sfiducia nei confronti della politica, guadagnano o comunque mantengono consensi.



Ci parlava di questa attuale sfiducia da parte degli elettori nei confronti della classe politica generale.

Ci sono molti dati, alcuni già pubblicati, riguardo la non rappresentatività dei partiti rispetto ai propri elettorati. Non è una vera e propria situazione di antipolitica generale, come annunciano spesso i media, ma sono dati che evidenziano un chiaro problema presente nella politica attuale. Quindi gli italiani vogliono questa larga convergenza anche nel 2013, ma i personaggi coinvolti dovranno essere nuovi o sembrare nuovi.



Cosa può dirci invece riguardo la Lega?

Dai sondaggi risulta un mantenimento dei voti, su livelli che si aggirano sempre intorno al 9-10%. Quindi la Lega nei sondaggi continua ad andare bene, e la politica d’opposizione paga, ma non è quella a far la differenza.

Cosa allora secondo lei?

Il problema è che non c’è un’offerta alternativa nell’area politica della Lega, cioè nel centrodestra. Nel centrosinistra vediamo personaggi come Grillo che possono essere collettori dei voti in uscita dal Pd, mentre nel centrodestra i voti in uscita dal Pdl non vanno da nessuna parte, e il vero perdente di questa situazione è Fli, che inizialmente doveva proprio avere questo obiettivo.



La Lega tiene perché, nonostante ci siano diversi problemi, nella sua area non ha particolari nemici.

Quali sono invece i partiti che stanno guadagnando qualcosa?

Uno che sembra stia guadagnando rispetto all’anno scorso è il Pd, che attualmente è intorno al 28%, però i sondaggi dell’anno scorso venivano calcolati anche su una base di indecisi o non rispondenti che era del 25% circa, mentre oggi è del 40%. Quindi il valore assoluto di coloro che indicano il Partito Democratico in un anno è in realtà sceso, anche se a livello relativo guadagna sul Pdl. Più in generale, nessun partito sta guadagnando consensi, e quelli che vanno meglio riescono a non far registrare grosse perdite.

(Claudio Perlini)